Trump torna sui suoi passi: il ritiro dalla Siria si farà “lentamente”

di OPEN

Le truppe sarebbero dovute rientrare entro trenta giorni, ma il Presidente americano ha deciso di posticipare il ritiro di 4 mesi

Il presidente Donald Trump ha dato quattro mesi di tempo alle truppe statunitensi per lasciare la Siria. Un passo indietro rispetto all'annuncio di due settimane fa, quando il presidente americano aveva dato soltanto 30 giorni per il ritiro delle truppe.


Trump ha dato l'annuncio con un tweet in cui si attribuisce il merito di aver liberato la Siria dall’ISIS, parlando di sé in terza persona: "Se qualcuno avesse fatto ciò che Donald Trump ha fatto per la Siria, sarebbe considerato un eroe nazionale – ha scritto -. L'Isis è quasi sconfitto e stiamo lentamente riportando a casa i nostri soldati".


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La decisione del 19 dicembre è stata ampiamente criticata dall’apparato militare americano, che il Presidente Trump si è sempre assicurato di compiacere, inserendo nella sua amministrazione numerosi ex membri dell’esercito. Il generale Stanley McChrystal e John Kelly, due generali in pensione, hanno criticato l’impulsività della decisione del presidente di ritirare tutte le truppe dalla Siria e di dimezzare quelle presenti in Afghanistan.

Il Segretario della Difesa Jim Mattis, che ha dato le dimissioni dopo l’annuncio di Trump sul ritiro delle truppe, ha affermato che lasciare la Siria in 30 giorni avrebbe messo a repentaglio la guerra contro l’ISIS, tradito gli alleati curdi e arabi e avrebbe significato cedere la parte orientale del paese al governo siriano e ai suoi alleati russi e iraniani.