Esplode oleodotto in Messico: almeno ventuno morti

L’incidente è avvenuto nello stato centrale dell’Hidalgo, per la perforazione abusiva di una conduttura

Sono almeno ventuno i morti e settantuno i feriti causati dall'incendio avvenuto nella serata del 18 gennaio (ora locale) nello stato centrale del Messico, Hidalgo, circa 100 chilometri da Città del Messico. A dare la notizia il governatore dello Stato, Omar Fayad, che ha parlato di un incidente a Tlahuelilpan, in un «sito illegale per il furto di carburante». L'incendio sarebbe stato causato dalla perforazione abusiva dell'oleodotto, attorno alla quale si sono radunate centinaia di persone con i secchi per raccogliere il petrolio. Dopo due ore dalla perforazione e mentre decine di persone andavano e venivano è avvenuto lo scoppio.


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Il presidente messicano Andrés Manuel López Obrador, ha rivolto un appello «a tutto il governo a prestare aiuto alla gente nel posto» dove è avvenuto l'incidente. Su Twitter si è «rammaricato per l'accaduto a Tlahuelilpan», ed ha indicato che «dopo aver appreso i particolari dalla (compagnia petrolifera statale) Pemex e dal ministero della Difesa, ho dato istruzioni affinché si circoscrivano le fiamme e si aiutino le vittime». Stando al racconto dei testimoni oculari, il carburante è cominciato a fuoriuscire dall'oleodotto intorno alle 17 locali, mentre lo scoppio è avvenuto due ore dopo. Quando, secondo il quotidiano El Universal, circa un migliaio di persone erano accorse sul posto con ogni tipo di recipiente per raccogliere la benzina.

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