Anszou Cissé, 19 anni. Cacciato dal Cara di Castelnuovo, “adottato” da Open

di OPEN

Dopo Vittoria, campionessa del pedale, Open aiuterà il calciatore della Castelnuovese Calcio a proseguire gli studi

Avete presente il caso, che qui vi abbiamo raccontato, di Vittoria Bussi, la primatista mondiale dell'ora di ciclismo, la ragazza laureata in matematica con un dottorato a Oxford che nessuno nel suo mondo si offriva di aiutare e che è stata "adottata" da noi di Open? Sta completando la preparazione in pista, e presto ve la presenteremo.


Ma oggi vi parliamo di un altro caso, e per sorte ancora di uno sportivo. A differenza di Vittoria Bussi, Anszou Cissé non è un recordman, non è ancora un campione, e forse non lo sarà mai. Ma un simbolo sì. Perché questo ragazzo senegalese di 19 anni, centravanti della squadra di Castelnuovo, è stato trasferito dalla sera alla mattina, in quello sgombero voluto ai sensi del Decreto Sicurezza dal ministero dell'Interno, che un giornalista non certo ostile in modo preconcetto nei confronti di Salvini, Franco Bechis, ha definito "un pasticciaccio brutto". Open ha deciso di aiutare anche Cissé, a nome vostro, uno di quegli uomini, donne e bambini portati via come bestiame dal Cara di Castelnuovo di Porto.


Il suo sogno, il suo obiettivo era quello di proseguire gli studi. Ci penseremo noi di Open a finanziarlo. Si può essere per l'accoglienza ragionevole (noi lo siamo) o per una linea più intransigente, ma non si può avallare l'odio castigatore. Quel ragazzo non è diverso dai nostri giovani, ha il diritto di sperare, e di farcela. E tra l'altro accontenteremo anche chi provocatoriamente ci dirà, questa volta come tutte le altre: "ma se volete tanto aiutarli perché non li portate a casa vostra". Perché l'Italia è casa nostra, e i giovani hanno cervello, ma anche cuore.

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