Sea Watch, l’equipaggio a Open: «Sui migranti, l’Italia è stata lasciata sola»

Abbiamo raggiunto al telefono il capo missione Kim Heaton-Heather e un membro dell’equipaggio della Sea Watch 3, bloccata in mare a poche centinaia di metri dal porto di Siracusa

«Al momento non abbiamo bisogno di medicinali e non ci sono casi di malattie infettive a bordo. Quello che ci preoccupa è il danno psicologico subìto dai nostri ospiti, che peggiora di ora in ora». La voce di KimHeaton-Heatherarriva dalla SeaWatch3, fermaa poche centinaia di metri dal porto di Siracusa in attesa dell'autorizzazione allo sbarco.


«L'Italia lasciata sola»

Dopo giorni di silenzio, l'equipaggio accetta di parlare con Open. Il clima a bordo è teso, ci spiegano, ancora non è chiaro se la svoltacon cui il 29 gennaioFrancia e Germania hanno dato l'ok, insieme a Portogallo, Malta e Romaniaad accogliere i naufraghi sia ufficiale e come funzionerà. E, a sorpresa, i sentimenti nei confronti dell'Italia non sono tutti critici, anzi.


«Tutti i governi europei hanno scaricato la situazione sul Governo italiano. È una vergogna». Sono le parole di Brendan Woodshouse, membro dell'equipaggio della SeaWatch 3.

Il capitano della nave ong, da 10 giorni in mare con 47 migranti a bordo, smentisce le dichiarazioni del ministro Toninelli, che – in un'intervista al Corriere della Seraha dichiarato che la Sea Watch 3 ha rifiutato l'assistenza dei medici italiani:«Non è mai successo – dice Heather – anzi abbiamoavuto diversi medici italiani a bordo».

La vicenda dellaSea Watchpotrebbe arrivare presto a un epilogo: il ministro dell'Interno Salvini aveva detto che i migranti sarebbero sbarcati solo se altri paesi europei avessero dato la loro disponibilità ad accoglierli: il 29 gennaioFrancia e Germania hanno dato l'ok, insieme a Portogallo, Malta e Romania.

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