Tav, l’Ue spiazza Toninelli: «Pronti a dimezzare i costi per l’Italia»

Il vicepresidente della Auvergne-Rhone-Alp ha comunicato a Sergio Chiamparino che l’Unione europea ha confermato la disponibilità a finanziare al 50% tunnel di base e le tratte nazionali di avvicinamento. Si dimezzano così i costi per l’Italia, prospettiva che rende inutile l’analisi costi-benefici

«Il vicepresidente della Auvergne-Rhone-Alp, Etienne Blanc, mi ha detto che in una riunione con la Commissione l'Unione europea ha confermato la disponibilità a finanziare al 50% non solo il tunnel di base della Torino-Lione, ma anche le tratte nazionali di avvicinamento».


A comunicarlo è il governatore del Piemonte Sergio Chiamparino che chiede al Governo di rompere gli indugi e dare il via libera all'opera. La "generosità" di Bruxelles farebbe saltare l'analisi costi-benefici visto che, come fa notare Chiamparino, gli oneri per l'Italia sarebbero dimezzati: «Il costo della tratta nazionale scenderebbe da 1,7 miliardi a 850 milioni di euro e si abbasserebbe del 10% anche il costo del tunnel di base».


Le madamin del comitato Sì Tav colgono l'occasione per chiedere nuovamente al Governo di sbloccare i lavori. L'esecutivo gialloverde non ha ancora deciso, preso da questioni più incombenti come il processo a Matteo Salvini e la lite sull'autonomia. Il vicepremier leghista ha appena tirato un sospiro di sollievo dopo che gli attivisti del Movimento 5 Stelle hanno deciso di votare contro l'autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell'Interno sul caso Diciotti.

Mentre sul versante italiano i cantieri della Tav continuano ad arrugginire, dal lato francese proprio oggi, 19 febbraio, si riparte con i lavori: Telt si prepara a deliberare le gare d'appalto per la realizzazione dell'intero tratto francese, cioè i tre quarti dell'opera.