Patente, Polstrada: «Ritiro immediato per chi usa lo smartphone già alla prima violazione»

Inoltre la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo l’articolo 222 del Codice della strada: la patente va ritirata per omicidio stradale solo nel caso di guida sotto effetto di droga o alcol

Pene più severe per chi guida consultando lo smartphone. È la nuova idea di Polstrada. Santo Puccia, primo dirigente della Polizia stradale, ha depositato alla commissione Trasporti alla Camera la proposta di ritirare la patente in caso di utilizzo di telefono alla guida già alla prima violazione, mentre attualmente il ritiro è previsto solo in caso di recidiva.


«L’uso improprio di smartphone e altri dispositivi è la prima causa di distrazione», dice Puccia. E proprio la distrazione «è la principale causa degli incidenti stradali. Togliere quindi la patente a chi guida usando lo smartphone, anche alla prima violazione, va incontro all’esigenza di essere più efficaci nel contrasto a questo comportamento pericolosissimo».


Oggi, ricorda il dirigente nell’audizione fatta nell’ambito dei lavori per le modifiche al codice della strada, la patente viene sospesa solo in caso di recidiva: «Ciò si è mostrato poco efficace in termini di deterrenza». Oggi, per chi usa il telefono alla guida, sono previste multe fino a 647 euro. Solo per chi lo fa durante i due anni successivi alla prima multa, viene applicata la sospensione della patente da 1 a 3 mesi.

Intanto arriva anche una novità per quanto riguarda il ritiro della patente per omicidio stradale: va revocata solo in caso di guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di stupefacenti. Lo ha deciso la Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo l’articolo 222 del Codice della strada, che prevede la revoca automatica della patente in tutti i casi di condanna per omicidio e lesioni stradali.

«I giudici costituzionali – si legge nella nota della Consulta – hanno riconosciuto la legittimità della revoca automatica della patente in caso di condanna per reati stradali aggravati dallo stato di ebbrezza o di alterazione psicofisica per l’assunzione di droghe». Ma in caso di condanna per omicidio o lesioni stradali «hanno escluso l’automatismo e riconosciuto al giudice il potere di valutare, caso per caso, se applicare, in alternativa alla revoca, la meno grave sanzione della sospensione della patente».