Emma Marrone sugli insulti: «Triste che molte donne abbiano alimentato le offese»

Durante il concerto ad Ancona, la cantante ha commentato gli episodi che l’hanno vista oggetto di insulti sessisti da parte di un assessore comunale leghista

«Pensavo di vivere in un Paese libero, democratico, dove è possibile esprimere un pensiero, in maniera positiva, senza nemmeno offendere qualcuno». Così Emma Marrone ha commentato sul palco di Ancona le vicende delle ultime ore che l’hanno vista coinvolta in episodi diinsulti sessisti a seguito della sua presa di posizione a favore dell’accoglienza. «Invece ho ricevuto offese violente e gravissime, anche da chi ci governa». Dopo aver gridato «aprite i porti» alla fine di un concerto a Eboli, la cantante era stata vittima di insulti pesanti da parte del consigliere comunale leghista Massimiliano Galli, che aveva commentato l’affermazione di Emma con un «Faresti bene ad aprire le cosce facendoti pagare». «Mi dispiace che, dopo questa offesa, molte donne, invece di difendermi, abbiano rincarato la dose», ha detto l’artista. «Sono le stesse donne per cui metto la faccia ogni giorno per rivendicare pari diritti e pari opportunità per tutti».«Ma non perché sono una politicante – ha continuato Emma -. Questa non è politica, questa è umanità. Occorre restare umani in un momento in cui stiamo annegando nell’odio».


"Pensavo di vivere in un Paese libero, democratico, dove è possibile esprimere un pensiero, in maniera positiva, senza nemmeno offendere qualcuno. Semplicemente continuare a fare ciò che faccio da quasi dieci anni: utilizzare il mio palco, la mia musica per parlare di cose belle, per combattere ogni forma di violenza, di razzismo, di omofobia. Perché sono convinta che la musica abbia ancora il potere di unire le persone, di sensibilizzarle, anziché di dividerle. Ho ricevuto offese violente e gravissime, anche da chi ci governa. Ho ricevuto un'offesa violenta e sessista e mi dispiace che, a seguito di questa offesa, molte donne, invece di difendermi, abbiano rincarato la dose. Le stesse donne per cui ci metto la faccia ogni giorno per rivendicare pari diritti e pari opportunità per tutti. Ma non perché sono una politicante, questa non è politica, questa è umanità. Restare umani in un momento in cui stiamo annegando nell'odio. Un momento in cui un professore prende in giro un ragazzino di colore davanti ai suoi compagni. Non sono madre, ma mi piacerebbe che un domani mio figlio nascesse in un'Italia bella, sana, pulita, coraggiosa e rispettosa dei diritti di tutti. Voglio dire una cosa a tutte le persone che in questi giorni mi hanno offesa con parole forti e violente, che fanno quasi paura… voglio dire loro che non fa niente. Perché io non diventerò mai come loro. Mai. Il mio palco sarà sempre una fonte di luce e di accoglienza per tutti, anche se questo significa prendersi la merda in faccia".


Posted by Abolizione del suffragio universale on Saturday, February 23, 2019

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