Segnali distensivi tra M5s e Banca d’Italia: Visco in segreto a Palazzo Chigi

Nelle scorse settimane il vicepremier Luigi Di Maio aveva auspicato la rimozione dei vertici di Banca d’Italia

Dopo le polemiche delle settimane passate, con gli esponenti di punta del governo a sparare a palle incatenate contro i vertici della Banca d’Italia, fino a auspicarne la rimozione, si preannuncia una totale schiarita. Già nei giorni scorsi Di Maio aveva voluto esprimere fiducia nei confronti di Visco e dei suoi più stretti collaboratori e il governatore della Banca d’Italia aveva risposto «è una fiducia ben riposta». Secondo nostre informazioni Ignazio Visco è andato in segreto a Palazzo Chigi per colloqui al più alto livello. All’inizio di febbraio, il vicepremier Luigi Di Maio aveva messo in discussione l’autonomia della Banca d’Italia, visto«tutto quello che è accaduto negli ultimi anni». Di Maio faceva riferimento ai risparmiatori truffati da diversi istituti di credito, in particolare in Veneto, per i quali il Governo ha stanziato un fondo da 1 miliardo e mezzo di euro, sul quale la Commissione Europea ha già espresso le sue perplessità: le norme europee prevedono che i rimborsi possano essere erogati soltanto se un tribunale stabilisce che i risparmiatori hanno subìto una frode. A metà febbraio sul Blog delle Stelle era apparso unpost dal titolo emblematico:«Un nuovo corso per Banca d’Italia. Il cambiamento è tutelare i risparmiatori». «Negli ultimi anni – si legge sul blog – la vigilanza sul nostro sistema bancario e finanziario è stata inadeguata, per non dire disastrosa. Cambiare i vertici (di Banca d’Italia, ndr) azzerarli se necessario, serve anche a mandare un messaggio ai risparmiatori traditi: lo Stato torna ad essere garante del risparmio, sciogliendo i legami incestuosi tra politica e finanza».


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