I pastori sardi hanno trovato l’accordo sul prezzo del latte

L’intesa prevede 74 centesimi al litro. All’incontro hanno partecipato i rappresentanti del governo, della Regione Sardegna e alcune associazioni di categoria

Dopo un mese di proteste, i pastori sardi sembrano aver raggiunto un accordo definitivo sul prezzo del latte ovino. Il prefetto di Sassari Giuseppe Marini ha chiuso un'intesa che prevede un prezzo di 74 centesimi al litro, contro i 60 precedenti, con l'impegno di un conguaglio a novembre in base al prezzo di mercato del pecorino romano.


Al vertice in Prefettura hanno partecipato i rappresentanti dei pastori, le aziende di trasformazione con i rappresentanti del governo, della Regione Sardegna e delle associazioni di categoria.


Dopo un primo tavolo di intesa, la vertenza sul prezzo del latte è quindi ripartita l'otto marzo arrivando a una svolta. L'incontro in Prefettura prevedeva una richiesta base pari a 72 centesimi al litro per gli industriali e 80 centesimi per i pastori e al termine del "vertice" è stato raggiunto un accordo a 74 centesimi.

Nella serata del 7 marzo, inoltre, il governo ha siglato un decreto che prevede uno stanziamento di 24 milioni di euro per sostenere la filiera lattiero-casearia della Sardegna. Dopo settimane, si placa dunque la protesta dei pastori che aveva infiammato la Sardegna.

Il 9 febbraio di scorso migliaia di litri di latte erano stati versati per le strade. Una protesta molto forte volta a mandare un segnale alla classe politica di fronte ai prezzi eccessivamente bassi imposti agli allevatori per la vendita del loro prodotti ai caseifici.

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