Voci dal Villaggio Rousseau: «La Tav? Una mossa politica per mettere in difficoltà il Movimento»

È caos al Governo sulla Tav, dopo il no di Conte all’opera. Di Maio a Villaggio Rousseau sottolinea la necessità di costruire infrastrutture. Open ha raccolto le impressioni di alcuni attivisti presenti all’evento organizzato dal Movimento

Nella cornice delpalazzo della Fondazione Stelline a Milano, 1800 attivisti del Movimento 5 stelle si sono riuniti per partecipare a Villaggio Rousseau, l'evento di due giorni di formazione politica organizzato dai pentastellati. Domenica 9 marzo è intervenuto il viecepremier Luigi Di Maio, parlando del reddito di Cittadinanza, dei rapporti con la Cina e delle Nuove Vie della Seta e degli obbiettivi del Movimento.


L'Europa al centro del dibattito

Conferenze, libri e approfondimenti, a Villaggio Rousseau c'è stato tempo un po' per tutto. In particolare è stata l'Europa ad essere alcentro del dibattito: «Ho imparato molto. Ci chiediamo spesso a cosa serva l'Europa? i deputati europei del M5s ci hanno spiegato l'importanza dell'Europa e delle sue istituzioni», ha commentato un'attivista a Open.


La partecipazione

«Con la piattaforma Rousseau abbiamo visto come la tecnologia possa portare ad una democrazia più partecipativa», ci racconta un'altra attivista. Uno dei temi della giornata è stata proprio la partecipazione, sviscerata dall'intervento del ministro per la Democrazia diretta Riccardo Fraccaro. «In Italia abbiamo visto una perdita dell'affezione ai cittadini, secondo noi con le tecnologie si può avvicinare il cittadino alle istituzioni», sottolinea un partecipante.

La Tav

Sulla Tav, il tema caldo di questa settimana, Di Maio non si è espresso, non direttamente almeno, parlando invece della necessità di realizzare infrastrutture.

«Molto probabilmente è una mossa politica per mettere in difficoltà il Movimento cinque stelle», dichiara un attivista intervistato da Open. «Il 75% dei politici italiani vuole fare la Tav perché ha dei tornaconti politici e economici». I presenti sembrano essere tutti d'accordo: la Tav non va fatta. «È un'opera inutile, sono altri i problemi dell'Italia, dobbiamo pensare alla disoccupazione».

«L'opera costa veramente tanto. Spero che Salvini abbandoni la posizione del sì» Se non dovesse farlo c'è chi però non teme una crisi di Governo. «Non penso si arriverà a tanto. La questione Tav è una questione che va avanti da tanti anni e nessun governo è mai caduto per questo».

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