Tav: il Cda di Telt dà il via agli avis de marchés. Parigi esulta

La società italo-francese incaricata della realizzazione della Torino-Lione avvia le procedure di raccolta delle candidature delle aziende che vogliono partecipare ai lavoro. In questo modo non si perderanno i 300 milioni di fondi europei, ma dall’Italia nessun impegno a completare la Tav 

Il consiglio d'amministrazione di Telt, in video conferenza tra Roma e Parigi, ha dato via libera all'unanimità alla pubblicazione degli avis de marchés, gli inviti per le aziende a presentare candidature relativi agli interventi dei lotti francesi del tunnel di base della Torino-Lione.


Tutti i dieci consiglieri aventi diritto di voto si sono espressi a favore alla presenza del rappresentante dell'Unione Europea. Il consiglio d'amministrazione della società italo-francese responsabile della realizzazione della nuova linea ferroviaria ad Alta Velocità è durato poco più di quattro ore.


La notizia arriva dopo la lettera scritta a Telt dal premier Giuseppe Conte in cui il presidente del Consiglio specificava che i bandi non avrebbero impegnano l'Italia a realizzare la Tav e a dare il via ai capitolati di gara.

L'Italia deciderà solo fra sei mesi, nell'ambito di un riesame dell'intera opera di un'interlocuzione con Francia e Unione Europea. Conte aveva chiesto a Telt di non pubblicare i capitolati di gara, ma soltanto gli avis de marché, avvisi con cui si dà il via alla raccolta delle candidature delle aziende, ma che non sarebbero vincolanti.

Il "cavillo"

"Il cavillo", (in realtà Conte ha semplicemente invitato la Telt a muoversi secondo quando previsto dal diritto francese) trovato – pare direttamente dal premier – per superare lo stallo fra le posizioni Sì Tav della Lega e quelle No Tav del Movimento 5 Stelle.

Non impegnerebbe l'Italia alla realizzazione della Torino-Lione e contemporaneamente permetterebbe di non perdere i 300 milioni di euro stanziati dall'unione Europea per la Tav, e in particolare per iniziare a scavare il tunnel in territorio francese.

Solo fra sei mesi la Telt chiederà a Italia e Francia di l'autorizzazione a procedere con i capitolati d'appalto: solo a quel punto l'Italia dovrà decidere se il suo sarà un No definitivo all'opera.

La reazione del governo francese

La Francia si dice soddisfatta per le odierne decisioni del consiglio di amministrazione di Telt. Per la ministra dei Trasporti, Elisabeth Borne. gli stessi bandi «rappresentano una tappa positiva nell'interesse del progetto Lione-Torino».

La ministra ha inoltre chiarito che «la Francia ribadisce il suo totale interessamento alla Lione-Torino e la sua disponibilità per una discussione tra partner».

Ancora tensioni fra Lega e 5 Stelle

Per il Movimento 5 Stelle i bandi sono bloccati, per la Lega sono partiti. Nonostante la soluzione trovata dal premier Conte continuano gli attriti gli alleati di governo. Fonti ufficiali del M5S riferiscono all'agenzia Ansa:«Poco fa anche Telt in una nota stampa ufficiale, diffusa al termine del cda, ha sottolineato l'impegno a verificare le volontà dei due governi al termine della selezione delle candidature, prima di procedere all'invio dei capitolati di gara alle imprese.

«Ergo – continuano le fonti 5 Stelle – appare evidente che i bandi sono stati rinviati. Ma se la Lega vuole che diciamo che i bandi sono partiti, lo facciamo. Se li fa stare meglio ok, basta che chiudiamo questa farsa». Matteo Salvini, infatti, nel pomeriggio aveva dichiarato:«Il Cda di Telt ha approvato i bandi, è una scelta chiara e unanime».

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