«Immaginate un ministro che sequestra 177 studenti». Lo strano video di Pietro Grasso contro Salvini

Il senatore di Leu ha lanciato sui social il video realizzato per sensibilizzare gli utenti sul caso Diciotti. Ma il risultato è controverso 

Nella giornata di giovedì 14 marzo, l'ex presidente del Senato Pietro Grasso ha pubblicato sulla sua pagina Facebook un video sul caso Diciotti, in cui si descrive un parallelismo immaginario tra il sequestro dei 177 migranti e un sequestro di un gruppo di studenti per costringere le associazioni studentesche a interrompere le proteste contro la riforma della scuola.


«Immaginate se un Ministro dell'Interno trattenesse in una scuola 177 ragazzi e ragazze per costringere le associazioni studentesche a interrompere delle pacifiche proteste contro una riforma dell’Istruzione», si legge nella didascalia che accompagna questo video realizzato per la campagna #MeglioDiNo, un appello a favore dell'autorizzazione a procedere contro Matteo Salvini che sembra destinato ai parlamentari eletti con il Movimento 5 Stelle.


«Immaginate che si giustifichi dicendo: "Sto solo attuando un punto irrinunciabile del mio programma di Governo". Immaginate che, dopo lunghe trattative, e solo dopo aver ottenuto dalle associazioni studentesche la rinuncia a qualunque rivendicazione, il Ministro decida di liberare quei 177 studenti. Non sarebbe forse un sequestro di persona? Non sarebbe gravissimo? La stessa cosa – con protagonisti diversi – è accaduta con il caso Diciotti», prosegue il senatore Grasso.

«Impedire il processo a Salvini autorizzerà in futuro un Ministro a utilizzare qualsiasi mezzo, anche il peggiore, per raggiungere il proprio fine politico – a costo della libertà personale, di quella di espressione o di pensiero di qualcuno di noi – senza temere conseguenze sul piano giudiziario. Il 20 marzo il Senato vota sull’autorizzazione a procedere nei confronti del Ministro Salvini. Vogliamo davvero creare un precedente così pericoloso?», conclude Pietro Grasso.

Il video sembra non aver riscosso grandissimo successo: numerosi sono i commenti negativi pubblicati da vari utenti sotto al post del senatore di Liberi e uguali. Tra i detrattori della campagna #MeglioDiNo ci sono anche alcuni insegnanti e dirigenti scolastici.

«Come dirigente scolastico sono indignato e sconcertato con lo spot degli studenti sequestrati paragonati impropriamente ai clandestini del caso Diciotti. Una analogia sballata incongrua e sconclusionata. I clandestini della Diciotti non sono stati sequestrati ma trattenuti momentaneamente su una nave in attesa di procedimenti che il governo aveva messo legittimamente in atto per ragioni di sicurezza e per ragioni di Stato», ha commentato per esempio il preside Salvatore Indelicato. Pietro Grasso, per il momento, non commenta.

#MeglioDiNo. Perché il Caso Diciotti crea un precedente pericoloso

Immaginate se un Ministro dell'Interno trattenesse in una scuola 177 ragazzi e ragazze per costringere le associazioni studentesche a interrompere delle pacifiche proteste contro una riforma dell’Istruzione. Immaginate che si giustifichi dicendo: "Sto solo attuando un punto irrinunciabile del mio programma di Governo". Immaginate che, dopo lunghe trattative, e solo dopo aver ottenuto dalle associazioni studentesche la rinuncia a qualunque rivendicazione, il Ministro decida di liberare quei 177 studenti. Non sarebbe forse un sequestro di persona? Non sarebbe gravissimo?La stessa cosa – con protagonisti diversi – è accaduta con il "caso Diciotti". Impedire il processo a Salvini autorizzerà in futuro un Ministro a utilizzare qualsiasi mezzo, anche il peggiore, per raggiungere il proprio fine politico – a costo della libertà personale, di quella di espressione o di pensiero di qualcuno di noi – senza temere conseguenze sul piano giudiziario.Il 20 marzo il Senato vota sull’autorizzazione a procedere nei confronti del Ministro Salvini. Vogliamo davvero creare un precedente così pericoloso? #MeglioDiNo www.MeglioDiNo.it

Posted by Pietro Grasso on Thursday, March 14, 2019

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