Congresso delle Famiglie di Verona, il segretario di Stato Vaticano Parolin: «D’accordo sulla sostanza»

Il cardinale Pietro Parolin, commentando le polemiche che sono sorte sul congresso mondiale delle famiglie previsto per fine marzo a Verona, si è detto d’accordo con la sostanza dei contenuti che verranno esposti

Il segretario di Stato Vaticano, il cardinale Pietro Parolin, commentando il congresso mondiale delle Famiglie che a fine marzo si terrà a Verona ha dichiarato: «Siamo d’accordo sulla sostanza». «Cattolici sfigati? Sono parole che noi non usiamo», ha aggiunto il prelato, commentando l’uscita del vicepremier Luigi Di Maio. Il Vaticano, dunque, per voce di uno dei suoi più alti rappresentanti, appoggia il Congresso che tanto sta facendo discutere in queste settimane. A sostenere le istanze del Congresso della Famiglia c’è anche il vicepremier leghista Matteo Salvini, che interverrà anche alla manifestazione insieme al governatore del Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fedriga e il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti. Di avviso diametralmente opposto sono invece il collega di governo Luigi Di Maio e i parlamentari del Movimento 5 Stelle, che da più settimane stanno criticando non solo i contenuti portanti della manifestazione ma anche la prevista partecipazione di alcuni esponenti di spicco della Lega. Anche 160 professori e ricercatori dell’Università di Verona si sono scagliati contro il Convegno rilevando che molte delle posizioni esposte da alcuni relatori «vengono affermate come fondate scientificamente, ma in realtà la ricerca internazionale non è mai giunta a questo tipo di esiti e li ha anzi smentiti in diverse circostanze». Le polemiche delle ultime settimane vertono soprattutto sul fatto che quello di Verona non sarà un evento che si limiterà a sostenere la famiglia tradizionale perché molti dei relatori invitati a tenere una serie di interventi nel corso del tempo hanno manifestato opinioni molto violente e controverse sull’omosessualità, i diritti delle donne e le famiglie arcobaleno. Gli organizzatori del Congresso si stanno difendendo dalle accuse sostenendo che sarebbero completamente prive di fondamento. Massimo Gandolfini, organizzatore del Family day, sostiene invece che «la macchina del fango verrà smentita dai fatti» e che «il mondo italiano presente al congresso non dirà proprio nulla che sia contrario alla nostra Costituzione».