Roma, blitz di Azione Frontale per il centenario dei fasci di combattimento

A mezzanotte un gruppo di militanti della formazione neofascista ha proiettato sulle mura di palazzo Venezia un video con «alcuni momenti della storia del Fascismo»

Una piazza Venezia a Roma blindata e illuminata anche di notte, per le imponenti misure di sicurezza a causa della visita del presidente cinese Xi JinPing. «Allo scoccare della mezzanotte», un gruppo di militanti della formazione neofascista Azione Frontale ha iniziato a proiettare sulle mura di palazzo Venezia un video con «alcuni momenti della storia del Fascismo», compreso Benito Mussolini che si affaccia proprio da quel palazzo.


Una “azione” portata a termine dal leader Ernesto Moroni, ex militante di Forza Nuova – già noto alle cronache per avere inviato delle teste di maiale alla Comunità Ebraica nel 2014. Una «provocazione», aveva spiegato poi ai giornalisti, «nessuna minaccia e nessun antisemitismo». Moroni non è nuovo ad “azioni” in quel di piazza Venezia: negli ultimi anni, con altri giovani militanti, ha portato sotto al tradizionale Albero di Natale (anche sotto Spelacchio), un cartonato con la raffigurazione del presepe, per chiedere all’amministrazione di tornare a «valori cristiani».


Nella notte il blitz di fronte all’altare della Patria, in occasione del centenario della fondazione dei fasci di combattimento che sta agitando l’Italia, da Prato a Trento passando per la Sardegna. Una proiezione in piccolo per la verità, ma comunque singolare, tanto più nel giorno delle imponenti misure di sicurezza in città per la presenza di Xi Jin Ping.

«È stato clamoroso: con tutte le forze dell’ordine che c’erano io ho camminato con un gruppo elettrogeno in mano, acceso, che fa rumore, ho proiettato e nessuno è venuto», dice Moroni a Open. «Avevo messo in conto la denuncia e che oggi, 23 marzo – che è anche il mio compleanno, un segno del destino – sarebbe stata una giornata difficile. E invece».

Questa è apologia di fascismo ed è anticostituzionale, è la ovvia obiezione. «Ognuno è abituato a prendersi le responsabilità di ciò che fa. Tutto quanto va in secondo piano, anche la legge e i suoi aspetti. I sogni non si possono processare!»

Video estratto dalla pagina Facebook di Azione Frontale