Le università italiane dicono addio alla plastica: caffè in tazza o bicchieri di carta

Università, associazioni ambientaliste e ministero dell’Ambiente hanno firmato un protocollo d’intesa nell’ambito del progetto #StopSingleUsePlastic. Ne abbiamo parlato con alcuni ragazzi della Cattolica di Milano

Bottigliette, bicchieri, cucchiaini: ogni giorno le università italiane producono troppi rifiuti di plastica. Per far fronte all'emergenza dell'inquinamento dei mari e sensibilizzare i giovani sulle tematiche ambientali,è stato siglato unprotocollo d'intesa tra le associazioni Marevivo, Conismae Crui(Conferenza dei rettori delle università italiane) che prevede l'installazione di dispenserdi acqua nelle zone pubbliche ola distribuzione di borracce riutilizzabili. Le macchinette del caffè non avranno piùbicchieri di plastica: si potrà scegliere tra il bicchiere di carta, oppure farsi versare il caffè in una tazza personale.


Il sottosegretarioall'AmbienteSalvatore Micilloha dichiarato che «con il lancio della campagna#StopSingleUsePlasticin tutti gli atenei,portiamo all'attenzione degli studenti e del mondo universitario tre temi importanti su cui il ministero dell'Ambiente sta lavorando dall'insediamento di questo Governo: la riduzione della plastica monouso,la salvaguardia del mare e l'educazione ambientale». Abbiamo parlato dell'iniziativa congli studenti dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, scettici sia sull'uso di tazze e borracce personali che sullasostenibilitàambientaledei bicchieri dicarta, anche se riciclata.


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