Tensioni in Libia: Haftar marcia verso Tripoli, Sarraj risponderà «con ogni mezzo a disposizione»

di OPEN

Il premier ha decretato lo stato di massima emergenza, mentre ad Alasaba gli scontri hanno già provocato un morto. L’aviazione governativa è pronta a intervenire in ogni momento

«Oggi facciamo tremare la terra sotto i piedi degli ingiusti». Dopo aver preso il controllo di Garian, l'esercito del generale Khalifa Haftar sta marciando verso Tripoli. Il premier Fayez al-Sarraj ha annunciato che la capitale sarà difesa con tutti i mezzi, ma le forze del governo sono già state attaccate duramente nei pressi di Alasaba, cittadina a 100 chilometri dalla capitale, una persona è morta negli scontri.


La tensione è a livelli altissimi. Sarraj ha decretato lo stato di massima emergenza e ha ordinato al capo dell'aviazione libica, Ali Boudeya, di mettere in azione tutti gli aerei per frenare l'avanzata dell'uomo più potente della Cirenaica.


Nei giorni scorsi, Haftar aveva dichiarato di voler iniziare una campagna «per bonificare l’ovest del Paese dalla presenza di milizie criminali» e ha suggerito agli abitanti e alle milizie locali intenzionate a opporre resistenza di sventolare «bandiera bianca per garantirsi la sicurezza».

Nel suo messaggio audio di lancio dell'operazione di 'liberazione' di Tripoli, ha raccomandato alle sue forze di garantire la sicurezza degli stranieri a Tripoli e dei cittadini che non opporranno resistenza all'avanzata.

Rivolgendosi ai suoi «eroi», ha detto: «La sicurezza dei cittadini, i loro beni, i nostri ospiti stranieri di diverse nazionalità, i servizi e le installazioni della capitale sono sotto la vostra responsabilità. Non brandite le armi se non di fronte a colui che ha preferito affrontare e combattere. Non sparate se non in risposta a chi è armato per far fuoco e far scorrere il sangue».

Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, è intervenuto esortando le fazioni libiche ad evitare una escalation per consentire lo svolgimento della conferenza nazionale prevista fra dieci giorni a Ghadames. «Non ci può essere una conferenza nazionale in queste circostanze», ha detto Guterres in una conferenza stampa a Tripoli, ribadendo che a suo avviso non c'è una soluzione militare alla crisi libica.

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