Caso Siri, la procura di Roma indaga sui bilanci aziendali di Arata e famiglia

Verifiche sul professore/imprenditore che avrebbe dato 30mila euro al sottosegretario

Dopo l’emersione dell’indagine che collega il sottosegretario con delega alle Infrastrutture Armando Siri al professore e imprenditore Paolo Franco Arata – tra gli ideologi del programma della Lega per il 2017 – l’inchiesta della procura di Roma si sta concentrando sui bilanci delle società riconducibili ad Arata.


Il 18 aprile, su indicazione della procura, la Dia ha perquisito gli appartamenti, le auto, la cassetta di sicurezza, i cellulari e i supporti informatici riconducibili a Paolo Franco Arata, oltre alle sedi legali di quattro società (Etnea srl, Alqantara srl, Solcara srl amministrata dal figlio Francesco, e Solgesta srl amministrata dalla moglie Alessandra).


All’attenzione di chi indaga ci sono anche i flussi bancari la cui analisi servirà ad accertare, stando alla conversazione (intercettata) del settembre 2018 tra padre e figlio, se è vero o no che 30mila euro siano usciti dai conti correnti di famiglia per essere consegnati a Siri.

Il difensore di Arata, l’avvocato Gaetano Scalise, ha avuto un primo contatto con gli inquirenti. Il penalista ha manifestato l’intenzione di fare ricorso al tribunale del riesame per ottenere il dissequestro dei beni. E’ poi probabile che, dopo le festività pasquali, il suo assistito chieda di essere interrogato.