Concerto del Primo Maggio: solo sette donne sul palco in otto ore di musica

Al “Concertone” in Piazza San Giovanni saranno esigue le presenze di artiste, malgrado gli organizzatori l’abbiano definito un «festival a trazione femminile»

Il cartellone del “concertone” parla chiaro. Laline updel Primo Maggio in Piazza San Giovanni a Roma è maschile. A salire sul palco tra i big non ci sarà nessuna artista solista, a differenza dell’anno scorso in cui si alternarono Francesca Michielin, Carmen Consoli, Gianna Nannini, Maria Antonietta e Joan Thiele, anche se alcune musiciste saranno nella sezione “esordienti”. Le donne presenti – oltre ad Ambra Angiolini, confermata come conduttrice dell’evento assieme a Lodo Guenzi de Lo Stato Sociale – saranno solo sette: FrancescaMesiano del duo Coma_Cose, Veronica Lucchesi, Erika Lucchesi e Marta Cannusci de La Rappresentante di Lista, Isabella Tundo del duo La Municipal e le due artiste emergenti Ylenia Lucisano e Margherita Zanin.


La line up del Concerto del Primo Maggio

Alcuni super popolari, altri non troppo conosciuti al grande pubblico, la line up del concertone vedrà esibirsi (in ordine alfabetico e non di uscita sul palco di San Giovanni) Achille Lauro, Anastasio, Bianco con Colapesce, Canova,Carl Brave, Coma_Cose, Daniele Silvestri, Dutch Nazari, Eman, Eugenio In Via Di Gioia, Ex-Otago, Fast Animals And Slow Kids, Fulminacci, Gazzelle, Ghali, Ghemon, Izi, La Municipàl, La Rappresentante Di Lista, La Rua, Lemandorle, Manuel Agnelli con Rodrigo D’Erasmo, Motta, Negrita, Noel Gallagher’s High Flying Birds, Omar Pedrini, Orchestraccia, Pinguini Tattici Nucleari,Rancore,Subsonica, The Zen Circus. In sostanza, su 37 esibizioni solo 5 coinvolgeranno artiste donne.


Le risposte degli organizzatori alle accuse

Se indubbiamente le scelte artistiche sono perfettamente in linea con i trend odierni, tra big di Sanremo, vecchie glorie del rock italiano, rappresentanti del folk pop italiano e immancabili della scena indie, a essere lapalissiana è la reale carenza di donne. Gli organizzatori stessi, dopo le prime polemiche, hanno pubblicato su Facebook la foto delle organizzatrici che hanno lavorato nelle retrovie per rendere possibile anche quest’anno la grande macchina del Primo Maggio. Gli organizzatori si son resi disponibili a rispondere alle domande e alle critiche degli utenti, ribadendo che «sono state contattate diverse big, ma hanno rifiutato per pregressi impegni».

La risposta di Massimo Bonelli, organizzatore del Concertone

Massimo Bonelli, organizzatore e direttore artistico del Concertone, in una nota, spiega: «Quando abbiamo cominciato ad organizzare l’edizione 2019 del Concerto ci siamo dati un obiettivo preciso e ambizioso: raccontare la musica attuale, la scena e il momento positivo che sta vivendo la musica italiana». Bonelli poi aggiunge: «Nella lista dei primi nomi che ci sembravano maggiormente in linea con questa idea editoriale c’erano una dozzina di artiste donne. In molti casi, abbiamo contattato le loro agenzie e i loro manager tentando di convincerle. Non ci siamo riusciti». «Sia chiaro – scrive Bonelli – 7 donne in un concerto di 8 ore sono poche. Avremmo potuto inserire un certo numero di artiste nella line up semplicemente in quanto “di sesso femminile”, ma sarebbe stato solo un palliativo, peraltro un po’ furbo, e una mancanza di rispetto ancora maggiore verso l’artista e la categoria in questione». Infine la nota si chiude con un dato: «Dal 2015 esiste 1M NEXT, un contest gratuito per artisti emergenti che ambiscono a suonare al Concerto del Primo Maggio. Quest’anno ha registrato circa 1000 iscritti. Di questi, solo il 9% sono donne». «Questi numeri ci dicono che il problema è strutturale e purtroppo molto più radicato di quanto appaia dalla line up di un Concerto», chiosa il direttore artistico.

Non solo musica, ma specchio del Paese reale

La questione dell’assenza delle cantanti sul palco, al di là degli aspetti prettamente musicali e artistici, sembra però essere perfettamente lo specchio della condizione occupazionale delle donne italiane. Secondo i dati Istat del terzo trimestre 2018, il tasso di occupazione femminile era fermo al 49,4%, mentre gli uomini raggiungevano il 68,5%. Peggio ancora nel Sud Italia, dove lavora meno di una donna su tre, e tra le giovani under 24 risulta occupata meno di una ragazza su dieci, il più basso in Europa. A ciò si aggiunge la disparità salariale a parità di qualifica, oltre alla bassa percentuale di donne che ricoprono un ruolo di alto livello e dirigenziale.

Come seguire il “Concertone”

Per chi non potrà essere presente fisicamente in Piazza San Giovanni, potrà comunque seguire l’evento in diretta su Rai3 dalle ore 15.00 sino a mezzanotte. Sarà possibile anche seguirlo su Radio Rai 2.

Foto copertina: Primo Maggio 2019 / Facebook