Ha tenuto testa a CasaPound a Torre Maura. Simone premiato come «figlio migliore di Roma»

«’Sta cosa de anda’ sempre contro le minoranze a me nun me sta bene che no». Il ragazzo rispose così a un militante di estrema destra, durante le proteste contro i rom di Torre Maura. Ora è stato premiato alla terza edizione di «Mamma Roma premia i suoi figli migliori»

Una gomma da masticaree tantaspontaneità. Anche di fronte a una platea arrivata per applaudirlo Simone di Torre Maura non si è scomposto. Il ragazzo della periferia romana diventato famoso per aver risposto a un gruppo di militanti di CasaPound è stato premiato come «il figlio migliore di Roma».


Alla terza edizione di«Mamma Roma premia i suoi figli migliori», a cui hanno partecipato 84 realtà operanti nel settore sociale,il ragazzo del «non me sta bene che no»è stato scelto«per il coraggio che ha avuto malgrado lasua giovane età», ha dichiaratoPaolo Masini, presidente di Mamma Roma BPA,«Qui si celebra la Roma migliore, quest’anno non potevamo non dare un riconoscimento a questo giovane ragazzo».


Sul palco anche la mamma e il papà che si è detto orgoglioso di Simone.«Quello che mi ha dato maggiore soddisfazione – dice Simone – è che amici cresciuti in famiglie con ideologie fasciste mi abbiano ringraziato. Questo è stato importante per me». A premiarlo Luca Barbarossa, l'attore e cantautore Andrea Rivera e il disegnatore del Manifesto Mauro Biani che a Simone aveva dedicato una vignetta sulla vicenda di Torre Maura.

Il confronto con CasaPound

Il 2aprile scorso il partito di estrema destra CasaPound ha organizzato delle proteste contro lo spostamento di 70 rom in un centro di accoglienzadi Torre Maura, periferia di Roma. Simone, uno dei residenti, si confrontò con un militante del partito,Marco Antonini: «Io so' de Tore Maura e non so' d'accordo. Quello che sta a fa' lei è una leva sulla rabbia della gente. A me 'sto fatto che bisogna annà sempre contro la minoranza non me sta bene. Non me sta bene che no. Semo sessanta mijoni», aveva detto Simone. Alle sue parole Antonini aveva ribattuto accusandolo di essere imboccato dalla tv:«Ma quale televisione», rispose Simone,«manco la guardo che me s'è rotta».

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