Salvini: «Smettetela di insultare». Ma sono un centinaio le persone che il vicepremier ha attaccato sui social nell’ultimo anno

«Sono stufo degli insulti. Le parole hanno un peso». Matteo Salvini chiede ai rivali politici di riflettere e calmare i toni. Eppure il ministro dell’Interno fonda una parte del suo consenso sull’utilizzo di un linguaggio forte e di argomenti divisivi per infiammare il suo seguito sui social

«Sono stufo degli insulti. Le parole hanno un peso, ricevo buste con i proiettili per quello che faccio. Destra, sinistra: respirate, riflettete e tornate persone civili. Un conto è il confronto politico, un conto è il tiro al bersaglio. Smettetela di insultare e minacciare il prossimo».


Queste parole sono state pronunciate domenica 5 maggio da Matteo Salvini. In realtà lo stesso ministro dell’Interno, il suo spin doctor Luca Morisi e i colleghi di partito non sono proprio degli agnellini dell’agone politico. E anche sui social, sono tantissime le persone che il leader della Lega ha preso di mira.


Spesso si è parlato di persone “bullizzate” da Salvini. Le più recenti sono Luca Casarini “il pluripregiudicato“; la nave Mare Jonio definita “un centro sociale galleggiante“; il vincitore di Sanremo “Mahmood…mah…” e persino il giovane Rami che chiedeva la cittadinanza: «Si faccia eleggere parlamentare e cambi la legge».

Abbiamo recuperato la lista che il giornalista Federico Mello ha affidato ai social il 29 gennaio scorso e ripresa da Diego Bianchi in Propaganda Live. «Ho voluto fare una ricerca per capire quante sono le persone a vario titolo attaccate, prese di mira o insultate da Matteo Salvini da quando è ministro. Escludendo le categorie generiche (i “rosiconi”, i “radical-chic”, i “professoroni”, le Ong) ho stilato la seguente lista, sicuramente incompleta ma nella quale non mancano le sorprese». Ecco l’elenco:

1. Gad Lerner;
2. Roberto Saviano;
3. Laura Boldrini;
4. Gino Strada;
5. Padre Zanotelli;
6. Don Paolo Tofani parroco di Pistoia:
7. Matteo Renzi;
8. Maria Elena Boschi;
9. Aboubakar Soumahoro;
10. Eugenio Scalfari;
11. Elsa Fornero;
12. Alan Friedman;
13. J-Ax;
14. Emmanuel Macron;
15. Luigi De Magistris;
16. Enrico Rossi;
17. Il settimanale Left;
18. Leoluca Orlando;
19. Maurizio Martina;
20. Claudio Baglioni;
21. Massimo Cacciari;
22. Famiglia Cristiana;
23. Luciano Canfora;
24. Mario Monti;
25. Heater Parisi;
26. Susanna Camusso;
27. Francesca Re David;
28. Il prof. Alex Corlazzoli;
29. Fabio Fazio;
30. Morgan; Carlo Lucarelli;
31. L’Associazione Nazionale Partigiani;
32. La Cgil;
33. L’Arci; Piero Sansonetti;
34. Valentina Nappi;
35. Giuseppe Genna;
36. Marco Minniti;
37. Pamela Anderson;
38. Gonzalo Higuain;
39. Frankie Energy;
40. I Pearl Jam;
41. Beppe Sala;
42. Jean-Claude Juncker;
43. Tito Boeri;
44. Armando Spataro;
45. Mario Draghi;
46. monsignor Galantino;
47. L’Unicef;
48. Mimmo Lucano;
49. Virginia Raggi;
50. Roberto Fico;
51.  Mario Balotelli;
52. Gemitaiz;
53. Asia Argento;
54. Fiorella Mannoia;
55. Nina Zilli;
56. Ghali;
57. Oliviero Toscani;
58. Chef Rubio;
59. Michele Riondino;
60. Don Biancalani;
61. Il sindaco di Latina Damiano Coletta;
62. Pif;
63. Il rapper francese Nick Conrad;
64. l’Associazione Nazionale Magistrati;
65. Il ministro del Lussemburgo Jean Asselborn;
66. Spike Lee;
67. Ugo De Siervo;
68. Pierre Moscovici;
69. Gianluigi Donnarumma;
70. Giovanni Malagò;
71. Salmo;
72. Michela Murgia;
73. La preside della scuola elementare Anita Garibaldi di Terni;
74. La Cina;
75. Avvenire;
76. Hezbollah;
77. Il vescovo di Caltagirone; ,
78. Il ministro francese Nathalie Loiseau;
79. Marco Damilano;
80. Vauro;
81. Yanis Varoufakis;
82. Repubblica;
83. Giampiero Mughini;
84. Il sindaco di Barcellona Ada Colau;
85. Martin Schulz;
86. Federico Fubini;
87. Reinhold Messner;
88. Lello Arena;
89. Valeria Fedeli;
90. Udo Gumpel;
91. Il Roma Pride;
92. Emma Bonino;
93. Fabrizio Corona;
94. la Coca-Cola.

Probabilmente qualche nome è sfuggito all’elenco. Resta il fatto che i toni del ministro dell’Interno Matteo Salvini sono stati spesso duri nei confronti di singole persone e di intere categorie. Lo stesso Mello, dopo aver compilato la lista, scrive: «Le parole “bullo” e “prepotente” sono le uniche due che mi vengono in mente».

L’auspicio è che, dopo aver provato cosa significa trovarsi al centro di attacchi e critiche espresse con toni accesi, questo lungo elenco si fermi qui e non arrivi a superare il numero 100.

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