Il relitto del Canale di Sicilia su cui morirono 1.000 rifugiati alla Biennale di Venezia – Le foto

L’opera dell’artista Christoph Büchel ha viaggiato da Augusta a Venezia per l’esposizione internazionale d’arte

Il barcone che naufragò nel Canale di Sicilia il 18 aprile 2015 causando la morte di circa millecentorifugiati sarà espostoalla Biennale di Venezia. L’opera di ChristophBüchel sarà visibile alla58esimaedizione della fiera d’arte contemporanea, intitolata May You Live In Interesting Times, dall’11 maggio al 24 novembre.


Barca nostra è un cavallo di Troia all’inverso, in cui ilcarico umanoè stato immolato nella battaglia politicacontemporanea.È lametafora della crisi migratoria e di quello che l’autore definisce come il«naufragio culturale» di cui facciamo tutti parte. Nell’idea dell’artista, la reliquia di quella tragedia umana è un monumento alla migrazione contemporaneache «evoca frontiere visibili e invisibili, e trattail tema della negazione dellalibertà di movimento».


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BARCA NOSTRA- Il relitto del naufragio del 18 aprile 2015

La storia del relitto

Il 18 aprile 2015 unbarcone è affondatonel Canale di Sicilia, tra lacosta libica eLampedusa,causando il naufragio con più morti di cui si abbia memoria.Circa millecentopersone sono andate disperse, come ha recentemente scoperto Cristina Cattaneo, che dal 2015 si occupa di esaminare i corpi per risalire all’identità dei migranti. Solo ventotto persone si sono salvate quel giorno.

L’imbarcazione, costruitaper trasportare circa quindicipescatori, aveva a bordo cinquepersone per metro quadro, molte di queste viaggiavano ammucchiate nella sala motore. Dopo lo scontro con il mercantile portoghese che stava venendo in soccorso dei passeggeri, la barca ha iniziato ad affondare, trascinando con sé il carico degliesseri umani intrappolati nello scafo. È su questa barca che viaggiava anche il quattordicenne del Mali che portava la pagella cucita addosso.

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BARCA NOSTRA-Il relitto del naufragio del 18 aprile 2015

Il governo italiano, allora guidato da Matteo Renzi, decise di recuperare il relitto e di iniziare a ispezionare i corpi delle vittime per identificarle e permettere alle autorità di avvisare le loro famiglie. L’imbarcazione è stata recuperata il 30 giugno 2016, a 370 metri di profondità. Poi è stata trasportata al pontile della Marina militare di Melilli,vicino a Augusta, in Sicilia.

Un’identificazione di tanti corpi insieme è senza precedenti: l’intera operazione – per la quale è necessario un lavoro molto minuzioso – è costata 23 milioni di euro e ha coinvolto centinaia di persone tra cui la Marina, i pompieri, la Croce rossa e moltissimi medici legali.

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BARCA NOSTRA-Il relitto del naufragio del 18 aprile 2015 mentre viene trasportato dalla Marina Militare di Melilli all’Arsenale di Venezia

Il relitto, rimasto nella base Nato di Melilli dalla fine delle operazioni nel 2017, era statopreservatocon lo scopo di creare ad Augusta un giardino della memoria. Nello stesso annoRenzi aveva proposto che fosse portato a Bruxelles perché l’Europa si prendesse le sue responsabilità per lo «scandalo delle migrazioni», ma l’operazione non andò in porto. Così come fallirono tutte le altre iniziative artistiche che miravano a coinvolgere il barcone.

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BARCA NOSTRA-Il relitto del naufragio del 18 aprile 2015

Il relitto è stato trasportato versoVenezia alla fine di aprile 2019, dopo quella che i responsabili del progetto definiscono come «un’odissea burocratica». Venezia è un luogo significativo per la prima esposizione del relitto: stando a quanto racconta Tito Livio, la città stessa fu fondatadai «rifugiati», i fuggiaschi della guerra di Troia.

La barca verrà anche esposta all’arsenale dove sono stati armati i velieri che hanno condotto guerre religiose e culturali coinvolti nei conflitti geopolitici odierni. «Il relitto è diventato un oggetto simbolico – scrive l’artista -dedicato non solo alle vittime del tragico evento del 2015 e alle persone coinvolte nel recupero, ma anche alla nostra comune responsabilità riguardo alle scelte politiche che causano questi naufragi».

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Le foto

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BARCA NOSTRA- Il relitto del naufragio del 18 aprile 2015 mentre viene trasportato dalla Marina Militare di Melilli all’Arsenale di Venezia


BARCA NOSTRA- Il relitto del naufragio del 18 aprile 2015 mentre viene trasportato dalla Marina Militare di Melilli all’Arsenale di Venezia


BARCA NOSTRA- Il relitto del naufragio del 18 aprile 2015 mentre viene trasportato dalla Marina Militare di Melilli all’Arsenale di Venezia