«Noemi ce la farà come ce l’ho fatta io. Se mi sarà permesso, andrò a trovarla». A parlare è Manuel Bortuzzo, il nuotatore di 19 anni, ferito “per errore” da un proiettile lo scorso febbraio nel quartiere romano di Axa.
Come lui, anche la piccola Noemi è rimasta ferita “per sbaglio”, a Napoli, in piazza Nazionale. Armando Del Re puntava a Salvatore Nucaro, Noemi si è trovata in mezzo, un proiettile le ha attraversato i polmoni e per giorni la bimba di 4 anni ha lottato tra la vita e la morte.
Ora la piccola sta meglio, si è svegliata e secondo l’ultimo bollettino medico le sue condizioni sono «in miglioramento». È stato effettuato un nuovo esame radiografico per monitorare le condizioni dei polmoni. «Attualmente la respirazione è spontanea con supporto di ossigeno ad alti flussi». Ma la bimba, ancora sedata, interagisce con i sanitari e i familiari e ha chiesto al papà e alla mamma di portarle le sue bambole. La prognosi rimane riservata.
Il cardinale di Napoli, Crescenzio Sepe, è andato a trovare la bambina in ospedale. «Le ho portato un peluche, ha sorriso con gli occhi. Abbiamo detto il ‘Padre Nostro’ tutti assieme e lei ha mosso le labbra», ha detto il sacerdote. E ha promesso: «Quello che è avvenuto è un miracolo. Appena Noemi sta bene la porterò dal Papa».
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