Usa accusa l’Iran del sabotaggio alle navi saudite. Sale la tensione in Medio Oriente

Due navi saudite, una norvegese e una degli Emirati Arabi sono state sabotate il 4 maggio

Per le forze armate statunitensi sarebbe iraniano l’esplosivo usato per sabotare quattro petroliere. Secondo quanto riferito da funzionari americani citati da Cbs news, ci sarebbe quindi l’Iran dietro all’attacco in cui sono state sabotate – lo scorso 4 maggio in acque territoriale Uae – due navi saudite, una norvegese e una degli Emirati Arabi. Nonostante le immagini mostrino segni di danneggiamento su una sola delle imbarcazioni, le milizie statunitensi sostengono che tutte le barche sono state sabotate. Non sono state stabilite le responsabilità, ma gli Emirati hanno chiesto aiuto agli Stati Uniti nelle indagini. Così il 13 maggio alti funzionari americani hanno dichiarato a Cbs news che i primi risultati dell’indagine mostrano che sarebbe l’Iran il responsabile del sabotaggio. Interrogato sull’accaduto, il presidente americano Donald Trump ha affermato che «Sarà un grave problema per l’Iran se dovesse succedere qualcosa». Questo episodio è emblematico del rischio a cui sono esposte le imbarcazioni nella regione da quando la tensione si è alzata tra Iran e Usa. Dopo la decisione di Donald Trump di ritirarsi dall’accordo sul nucleare e di imporre rigide sanzioni all’Iran, la Casa Bianca ha mandato nella regione una portaerei e quattro cacciabombardieri. L’Iran ha fatto sapere di voler sospendere alcuni termini dell’accordo a seguito della ripresa delle sanzioni da parte degli Usa. Tuttavia, la decisione dell’Iran rientra nei termini previsti dall’accordo e non costituisce una violazione dell’intesa, dalla quale Teheran ha più volte ribadito negli ultimi giorni di non voler uscire. Il ministro degli Esteri iraniano Javad Zarif, ora in India in visita al suo omologo, ha affermato che gli Usa stanno facendo aumentare la tensione senza motivo. «Non siamo alla ricerca di un’escalation ma ci siamo sempre difesi», ha affermato. Di recente, la Spagna ha temporaneamente ritirato dal Golfo Persico una sua imbarcazione che fa parte di una flotta guidata dall’America. Il ministero della Difesa spagnolo, Méndez Núñez, ha affermato che l’imbarcazione non avrebbe attraversato lo stretto di Hormuz insieme alla barca statunitense Abraham Lincoln. Le Nazioni Unite hanno esortato «tutte le parti coinvolte a esercitare moderazione per il bene della pace regionale, assicurando tra le altre la sicurezza marittima e la libertà di navigazione», ha affermato il vice-portavoce dell’OnuFarhan Haq.


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