Ius culturae, Meloni lancia la raccolta firme per bloccare la legge. Morani (Pd): «Farla ora è un errore»

Per la deputata dem non è il momento giusto per riparlarne. Lega e FdI annunciano battaglia

Giorgia Meloni parla di «svendita della cittadinanza italiana» e lancia una raccolta firme per «chiedere al Presidente della Repubblica di fermare questo scempio». Matteo Salvini lo chiama «un insulto a immigrati irregolari e per bene». Daniela Santanchè promette di opporsi a «un regalo della cittadinanza». Il fronte LegaFdI è compatto contro lo ius culturae, il cui dibattito riparte dalla Camera.


La legge andrebbe a cambiare l’iter per ottenere la cittadinanza italiana, rendendolo più semplice e immediato per i giovani che studiano in Italia. Ma la dichiarazione che lascia forse più sorpresi è quella che arriva dalla deputata del Partito Democratico, Alessia Morani, che non si è opposta alla legge in sé, ma alla tempistica di discussione alla Camera.


«Attirerò molte critiche, ma sono convinta di interpretare il sentiment della maggioranza delle persone che guardano con simpatia al nostro governo nel dire che riprendere ora il dibattito sull’approvazione di una legge sullo ius culturae è un errore», scrive Morani in un post su Facebook. La “colpa” sarebbe del leader del Carroccio: «Lo ius culturae è un principio sacrosanto, ma ora non sarebbe compreso, considerate le tossine di razzismo inoculate da Salvini».

Anche secondo il deputato del M5S, Giuseppe Brescia, lo ius culturae «non è una priorità», anche se secondo le ultime stime la questione riguarderebbe circa 5 milioni di persone.

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