Fuga dal M5s, Grassi lascia il Movimento e passa alla Lega. Il senatore: «I vertici decidono in solitaria»

A lasciare il M5s potrebbero essere anche Stefano Lucidi e Francesco Urraro

Già ieri erano circolate alcune voci sul possibile addio di tre senatori al Movimento Cinque Stelle. Tra questi, oltre a Stefano Lucidi e Francesco Urraro, c’era anche Ugo Grassi.


Ora è ufficiale, il senatore grillino Grassi ha lasciato il Movimento per aderire alla Lega di Matteo Salvini. Il passaggio è stato formalizzato oggi, così come comunicato dal Carroccio in una nota.


Perché ha lasciato il M5s

In una lettera Grassi ha spiegato: «Il punto è che il mio dissenso non nasce da un mio cambiamento di opinioni bensì dalla determinazione dei vertici del Movimento di guidare il Paese con la granitica convinzione di essere i depositari del vero e di poter assumere ogni decisione in totale solitudine. Gli effetti di questo modo di procedere sono così gravi ed evidenti (a chi vuol vedere), da non dover neppure essere esposti. Basti l’esempio della gestione dell’ex Ilva per dar conto dell’assenza di una programmazione nella gestione delle crisi».

Il senatore ha parlato anche dei mesi del governo Conte 1, quando ha avuto «modo di comprendere che molti dei miei obiettivi politici erano condivisi dal partito partner di governo». E ancora: «Oggi, forte di una reciproca stima costruita nei mesi appena trascorsi, la Lega mi offre, a fronte di un evidente fallimento della mia iniziale esperienza, una seconda opportunità per raggiungere quegli obiettivi».

Salvini: Porte aperte

«Diamo il benvenuto al senatore Grassi. Porte aperte per chi, con coerenza, competenza e serietà, ha idee positive per l’Italia e non è succube del Pd. Su riforma ed efficienza della giustizia e rilancio delle università italiane, col senatore Grassi lavoreremo bene», ha commentato subito Salvini.

Di Maio: Mercato delle vacche

Duro il commento di Luigi Di Maio: «Chi cambia casacca si dimetta dalle Camere». I senatori che vogliono «possono passare alla Lega ma non raccontino balle e dicano che il tema non è il Mes ma che gli hanno proposto altre contropartite. Il mercato delle vacche a cui stiamo assistendo è la solita logica dei voltagabbana che noi abbiamo sempre combattuto».

Nella lettera al presidente del Senato «farebbero bene ad aggiungere il listino prezzi di questo mercato delle vacche».

Forza Italia

Di diverso avviso il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi: «Non credo che apriremo le nostre porte a nessun parlamentare che venga da un altro partito. Io sono preoccupato del fatto che gli italiani abbiano votato non considerando il proprio interesse e abbiano portato al governo delle persone che sono incapaci, non hanno esperienza e non hanno assolutamente la statura umana ed economica per potere risolvere i difficili problemi che hanno tutti i Paesi, in particolare il nostro».

Foto in copertina: Alessandro Di Meo per Ansa

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