Reggio Calabria, una ragazza contesta Salvini. Travolta di insulti dai leghisti: «Drogata di me***, vatti a ricoverare…» – Il video

Alla fine del comizio di Salvini, la ragazza gli ha ricordato l’ostilità della Lega fino a poco tempo fa nei confronti delle regioni del Sud. Da quel momento, è scoppiata la bagarre con i militanti leghisti

Una ragazza è stata travolta di insulti e infine cacciata da un’assemblea a Reggio Calabria di sostenitori di Matteo Salvini, dove era entrata per contestare il leader della Lega. Contro la donna sono partiti gli insulti dei presenti, in particolare da un’altra donna, come si vede nel video di Noi di Calabria, che le urla: «Drogata di merda, cocainomane, cessa, comunista, fatti una pera, vatti a ricoverare…». Antonio Trifoli


In una prima versione di questo articolo, era stato riportato che la contestazione era nata per la chiusura dell’esperienza di Riace. La ragazza però ha chiarito a Open che la sua contestazione riguardava un passaggio del comizio di Salvini, cioè quando ha invitato a votare per i candidati leghisti calabresi, visto che finora non avevano mai avuto occasione di amministrare in Calabria.


La ragazza racconta di aver ricordato a Salvini quanto invece fosse ostile la linea del suo partito nei confronti delle regioni del Sud e dei suoi abitanti. Da lì è scoppiata la bagarre, con le reazioni estreme che si vedono nel video. La ragazza, che cura un progetto comunale a Riace, ha un solo rammarico: «Lavoro a un progetto internazionale per il comune di Riace ormai da mesi. Lo stesso sindaco di Riace Antonio Trifoli che l’estate scorsa ha voluto in paese una panchina rossa (simbolo di denuncia alla violenza contro le donne), non ha però espresso alcuna solidarietà per quanto accaduto. Sono costernata», in carica nella giunta che ha seguito quella guidata da Mimmo Lucano.

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