Coronavirus, Speranza: «L’Aifa ha dato l’ok alla sperimentazione di Avigan»

Al momento non esistono ancora studi clinici relativi all’efficacia del farmaco: prima di finire in commercio dovrà essere sottoposto ad adeguati studi e controlli

L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha dato l’ok per «procedere con la sperimentazione del medicinale Avigan» nella cura del Coronavirus. Lo ha annunciato il ministro della Salute, Roberto Speranza. «Il direttore generale di Aifa, Nicola Magrini, mi ha comunicato che la riunione del Comitato Tecnico-Scientifico di questa mattina, dopo una prima analisi sui dati disponibili relativi ad Avigan, sta sviluppando un programma di sperimentazione e ricerca per valutare l’impatto del farmaco nelle fasi iniziali della malattia», ha detto Speranza.


Il farmaco Avigan

Il farmaco era diventato noto nei giorni scorsi a causa di un video, dai toni complottisti, diventato virale, in cui un giovane italiano parla della sua presunta efficacia contro il Covid 19. L’Aifa aveva sin da subito precisato che non esistono studi clinici relativi all’efficacia di favipiravir (il principio attivo di Avigan) nella cura del coronavirus. Cautela espressa anche da Mario Lavizzari, corporate senior director di Fujifilm Italia, azienda che controlla Toyama Chemical, produttrice del farmaco in Giappone. «Al momento non esistono prove scientifiche cliniche che dimostrino l’efficacia e la sicurezza di Avigan contro Covid-19 nei pazienti. Fujifilm è al corrente della grave situazione che si sta verificando in Italia, tuttavia in questa fase Fujifilm non è in grado di divulgare alcun piano per l’uso di Avigan in altri Paesi», ha detto Lavizzari.


Inoltre, come avevamo spiegato in questo articolo, secondo quanto riportato da The Guardian, le autorità giapponesi starebbero usando il farmaco negli studi clinici su pazienti con coronavirus che hanno sintomi lievi o moderati, mentre non avrebbe gli stessi effetti su pazienti più gravi. Ora l’Agenzia italiana del farmaco, secondo quanto riporta Speranza, ha aperto alla sperimentazione in Italia, prima di entrare in commercio però il farmaco dovrà essere sottoposto ad adeguati controlli e studi.

La pressione di Zaia e Fontana

Ad aprire subito al farmaco, premendo per accelerare sui tempi della sperimentazione, erano stati i governatori del Veneto e della Lombardia, Luca Zaia e Attilio Fontana. «Dichiaro che per l’Avigan noi siamo pronti, ovviamente siamo rispettosi delle leggi e per la sperimentazione serve l’autorizzazione dell’Aifa. Invito la comunità scientifica di avere un approccio più liberale per la sperimentazione», ha detto Zaia. «Chiederò al ministro della Salute di accelerare il più possibile questa sperimentazione in modo da avere una risposta rapida per capire se il farmaco possa o meno essere utilizzato», ha affermato Fontana.

Il parere degli esperti:

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