Speranza firma l’ordinanza sui nuovi colori dal 1 marzo, prima zona bianca in Sardegna: quali regioni passano a rosso e arancione

In corso il tavolo di confronto tra Ministero della Salute, Iss e Regione Sardegna per definire le modalità specifiche di zona bianca. Intanto Basilicata e Molise si preparano alle misure di fascia più a rischio

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato le ordinanze sui nuovi passaggi di colore che andranno in vigore a partire da lunedi 1 marzo. Nuove zone arancioni e rosse ma c’è anche la prima regione ufficialmente in zona bianca. Aveva chiesto la fascia di rischio più alto e ora la Regione Molise viene accontentata, dal 1° marzo in zona rossa insieme alla Basilicata. Sono tre i passaggi in zona arancione mentre la Liguria torna in giallo, anche se con zone soggette a misure più severe. Le decisioni del Ministero, basate come sempre sui dati e sulle indicazioni della Cabina di Regia per l’emergenza Covid, inaugurano con la Sardegna il primo passaggio in zona bianca.


Le Regioni che cambiano colore

  • Piemonte: arancione
  • Lombardia: arancione
  • Marche: arancione
  • Basilicata: rossa
  • Molise: rossa
  • Liguria: gialla (con eccezioni)

Sardegna in zona bianca

Ufficializzato anche il passaggio della Sardegna in zona bianca: è in corso in queste ore il tavolo di confronto tra Ministero della Salute, Istituto superiore di Sanità e Regione per definire le modalità specifiche del passaggio. Nell’Isola si registra un Rt da 0.68, il più basso in Italia, con 29,47 casi per 100.000. La previsione è quello di uno scenario di tipo 1 con rischio basso, anche se non smette però di preoccupare la diffusione della cosiddetta variante “inglese”: tre comuni del Sassarese – Bono, San Teodoro e La Maddalena – sono finiti in lockdown. In questa nuova classificazione a tinte bianche potrebbero riaprire tutte quelle attività che finora non hanno mai potuto vedere la luce, dai cinema, musei e teatri, passando per le palestre e i centri sportivi.


Il Molise in rosso su richiesta

«Il governo ha accolto la mia richiesta di rendere tutta la regione Molise una zona rossa da lunedì primo marzo». Il presidente Donato Toma ha annunciato il passaggio al rosso in un post Facebook, a margine di quanto deciso nelle ultime ore. Negli ultimi giorni, i numeri dei casi di contagio da Covid e dei ricoveri hanno continuato a crescere: e attualmente sul territorio ci sono 33 comuni – localizzati soprattutto nell’area orientale del Molise – che sono stati inseriti nella fascia rossa.

Le limitazioni per Sanremo: zona arancione rafforzata

Dalla zona gialla ligure sono escluse Ventimiglia, Sanremo e Comuni limitrofi, dove scatteranno limitazioni di una settimana legate al Festival. Nella zona del teatro Ariston ci sarà il divieto di stazionamento dalle 8 alle 14, e dalle 14 a fine Festival scatterà il divieto di transito tranne per chi deve recarsi in un negozio di quell’area. Non saranno consentiti assembramenti vicino agli alberghi dove saranno ospitati cantanti e artisti che parteciperanno alla serata e i ristoranti vicini al Teatro che faranno servizio mensa per il personale saranno chiusi al pubblico.

Piemonte, 8 comuni in zona rossa

Intanto in Piemonte c’è la certezza che a partire da domani alle ore 18 saranno in zona rossa 8 comuni fino al 5 marzo. Oltre alla conferma per Re (in zona rossa da sabato scorso per un focolaio da B117), lo stesso provvedimento si applicherà a Craveggia, Villette, Toceno, Malesco, Santa Maria Maggiore, Druogno, Cavour (Torino), nel Pinerolese, al confine con la provincia di Cuneo, «a causa di un sospetto focolaio da variante».

La Toscana resta in arancione

Il presidente della Toscana, Eugenio Giani, ha annunciato che la regione resterà in arancione per un’altra settimana. «Ho appena parlato con il Ministro Speranza, posso confermarvi che la prossima settimana la Toscana rimarrà in zona arancione», ha scritto su Facebook. «Nelle province di Pistoia, Siena e comune di Cecina è stata disposta, in accordo con i sindaci, la zona rossa per frenare l’incremento dei contagi».

Zaia: «Non è un gioco a premi»

Il presidente del Veneto Luca Zaia ha parlato dopo la comunicazione dell’esito del monitoraggio sul rischio Covid. «Prendiamo atto della conferma del Veneto in area gialla – ha detto – ma non si tratta di un gioco a premi. Non è un segnale che ci dice che è finita, ma che ci invita a tenere la guardia alta». In Veneto si registra un calo dei ricoveri da 55 giorni consecutivi ma «si attende una terza ondata, nella speranza sia di entità limitata».

Acquaroli (Marche): «Restrizioni tristi ma necessarie»

Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ha confermato in un post su Facebook il passaggio dal giallo all’arancione. «Mi ha appena comunicato il ministro Speranza che da lunedì la nostra regione sarà in zona arancione», ha scritto. «Mi dispiace moltissimo per le restrizioni. Sapete quanto in altre occasioni mi sono battuto per consentire lo svolgimento di attività personali ed economiche, ma in questo momento abbiamo il dovere di fermare il prima possibile questa fase di recrudescenza del virus a tutela della salute e della sicurezza di tutti i marchigiani».

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