Covid, la proposta di Bruxelles per gli spostamenti in Ue: «Nessuna quarantena né test per i vaccinati»

L’ipotesi è al vaglio dei vertici Ue e contiene nuove indicazioni sulla gestione del rischio varianti

Nessun test né quarantena per i vaccinati in Unione Europea. È il punto più delicato che emerge dalla proposta di aggiornamento della Commissione Ue alle raccomandazioni anti-Covid da seguire per la libera circolazione in Europa. «Le persone completamente vaccinate, in possesso di documenti in linea con il certificato digitale Covid dell’Ue, dovrebbero essere esentate dai test di viaggio o dalla quarantena, 14 giorni dopo aver ricevuto l’ultima dose», ha affermato il commissario Didier Reynders. «Questo dovrebbe riguardare anche le persone guarite che hanno ricevuto una singola dose di vaccino». Come spiegato dalla stessa Commissione, la proposta prevede anche la garanzia sull’unità familiare. I minori che viaggiano con i genitori, per esempio, dovrebbero essere esentati dal periodo di isolamento quando i genitori non devono sottoporsi ad alcuna quarantena perché vaccinati. I bambini sotto i 6 anni di età, in particolare, dovrebbero essere esentati dai test utili a viaggiare.


La strategia contro le varianti

I vertici Ue prevedono anche di introdurre il cosiddetto “freno di emergenza” per affrontare l’espansione delle varianti attraverso misure restrittive anche per le persone vaccinate. Questa ipotesi verrebbe attuata solo in caso di un peggioramento della situazione epidemiologica. Nelle aeree dove la pandemia è ancora grave, come le zone arancioni, gli Stati membri potrebbero richiedere un test pre-partenza. In questo caso la validità dei test dovrebbe rimanere di 72 ore per i test Pcr e, se accettato da uno Stato membro, di 48 ore per i test antigenici rapidi. Per tutti coloro che arrivano da zone rosse dovrebbe venire sconsigliato viaggiare se non per motivi essenziali.


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