«Il Green Pass? Non lo porto»: la maestra che si presenta con un cartello al collo e viene cacciata da scuola


Si è presentata al collegio docenti del primo settembre senza Green Pass. «Io sono contraria al certificato, non lo presento e voglio entrare altrimenti chiamo i carabinieri», ha detto lei maestra di ruolo alla primaria Don Milani di Bologna. Che era, racconta l’edizione locale de la Repubblica, in compagnia di una signora che si è presentata come «avvocata non iscritta all’albo» e che ha cominciato a fare un video mentre la preside che cercava di spiegare che la certificazione era obbligatoria. Alla fine sono intervenuti i carabinieri e l’insegnante è tornata a casa. Ma si è ripresentata nei giorni successivi, sempre con lo stesso refrain: “fatemi entrare”, “Ci vuole il Green Pass”, “Io non lo presento”, “Allora a casa. Fino a ieri l’altro, quando di nuovo si sono presentati i carabinieri, stavolta chiamati dalla preside, per far uscire la maestra che era entrata con il registratore e un cartello al collo: «Il Green Pass è una discriminazione». Il caso è stato segnalato all’ufficio scolastico. Dopo i cinque giorni di assenza ingiustificata scatta la sospensione dal lavoro e dalla retribuzione. L’iter è partito. «Si tratta di un’insegnante stimata, le sue colleghe sono rimaste disorientate e io sono molto dispiaciuta per la vicenda umana perché così la docente mette a repentaglio la sua professione», ha detto al quotidiano la dirigente scolastica Ombretta Pavoni.
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