Tutte le teorie No Vax di Silvana De Mari, il medico sospeso per aver rifiutato il vaccino – I video

Afferma che Facebook sia stato pagato dal Governo per censurarla, sconsiglia le vaccinazioni anti Covid e sostiene l’uso dell’idrossiclorochina

Silvana De Mari, medico chirurgo e scrittrice fantasy, è stata sospesa dall’Ordine dei Medici di Torino perché non ha voluto vaccinarsi contro il Coronavirus. Non è la prima volta che la “Regina Nera”, come si è autoproclamata in un video risposta alla sospensione, viene ripresa dall’Ordine di appartenenza per le sue posizioni anti scientifiche. Scrive per La Verità e nel suo repertorio troviamo diverse dichiarazioni complottiste, contro gli omosessuali e ultra religiose.


Social “corrotti” dal Ministro Speranza

Il suo profilo Facebook e il suo canale YouTube, con i quali diffondeva le sue teorie sulla Covid, erano stati sospesi dalle piattaforme. Secondo la Dott.ssa De Mari la colpa sarebbe del Ministro della Salute Speranza, il quale avrebbe pagato Facebook per controllare ciò che viene pubblicato.

«Facebook è stato pagato con il mio denaro», sostiene la Dott.ssa. «È stato pagato con i miei soldi – continua – perché l’incredibile Ministro Speranza Roberto ha riempito Facebook e Google e Twitter di quattrini perché controllassero ciò che noi diciamo sul Covid! Quindi il mio profilo Silvana De Mari è stato chiuso perché innumerevoli volte vi ho spiegato quali erano le medicine da prendere se vi ammalavate di Covid così da rendere molto remota il rischio di venire intubati o addirittura defunti!».

La sua ricetta per i vaccinati AstraZeneca

La Dott.ssa De Mari ha proposto un elenco di farmaci per l’auto medicamento a casa per coloro che si sono vaccinati con AstraZeneca. Secondo quanto da lei dichiarato, chiunque abbia ricevuto tale vaccino dovrebbe «cominciate a prendere immediatamente cortisone e idrossiclorochina. Deltacortene 25 mg, una compressa per due, e Plaquenil, una compressa per due. Questa potrebbe scongiurare la reazione auto immune. Dite a tutte le persone che conoscete che hanno fatto questo vaccino».

Le false informazioni sul paracetamolo

Secondo quanto dichiarato in un video, la Dott.ssa De Mari sostiene che il paracetamolo favorisce l’infiammazione e dunque peggiorerebbe la malattia. Le prove? La letteratura medica, ma non esiste e lo ammette lei stessa: «Quello che ho sempre detto adesso è dimostrato anche dalle letteratura medica! La roba è vera, anche se la letteratura medica non l’ha ancora scritta».

La Dott.ssa De Mari sostiene che il numero dei decessi in Italia sia dovuto alla malasanità. Proprio per l’utilizzo previsto del paracetamolo secondo il protocollo ministeriale, il medico lancia la sua accusa contro il Governo: «Sono stati fatti morire come cani! Perché il Ministro Speranza e i suoi vassalli hanno scritto delle linee guida che sono criminali».

In merito all’uso del paracetamolo, il principio attivo del paracetamolo, si era espressa l’EMA nel marzo 2020: «All’inizio del trattamento della febbre o del dolore in corso di malattia da COVID-19 i pazienti e gli operatori sanitari devono considerare tutte le opzioni di trattamento disponibili, incluso il paracetamolo e i fans (farmici anti-infiammatori non steroidei). Ogni medicinale ha i suoi benefici e i suoi rischi come descritto nelle informazioni del prodotto e che devono essere prese in considerazione insieme alle linee guida Europee, molte delle quali raccomandano il paracetamolo come opzione di primo trattamento nella febbre e nel dolore».

Dichiara di non suggerire ai propri pazienti l’utilizzo del paracetamolo, invitando loro a «stringere i denti». L’OMS ha fornito nel tempo pareri favorevoli all’utilizzo del paracetamolo nel trattamento delle malattie infettive, e non si riscontrano pubblicazioni scientifiche solide che sostengano la tesi della Dott.ssa.

Lo sfogo contro i medici e il paracetamolo

Citando l’esempio delle Mauritius, un cavallo di battaglia del Movimento Ippocrate intervenuto al Senato, la Dott.ssa sostiene che basterebbero tre farmaci e una spesa totale di 11 euro per guarire dalla Covid. Tra i medicinali c’è l’idrossiclorochina.

Nel video accusa i colleghi medici di non essersi “comportati da medici”: «Vorrei usare questa modesta tribuna per esprimere la mia più totale disistima a tutti i medici che non hanno fatto i medici, che hanno tradito i loro pazienti, che li hanno fatti aggravare, che hanno tradito il giuramento di Ippocrate, che hanno tradito anche la loro umanità, invece che andare a curare i pazienti li rispondevano per telefono consigliando il paracetamolo. A tutti questi medici, l’uso che potete fare della vostra fottuto paracetamolo è il posto dove potete mettervelo! Immagino che potete comprenderlo da soli, perché forse non ci arrivate».

Le ecografie per scovare i vaccini magnetici

Alla Dott.ssa De Mari non interessavano i video delle monetine che si appiccicavano nel punto della puntura del vaccino, perché secondo lei potevano essere falsificabili. Tuttavia, invitava i suoi “guerrieri” a «braccare» il loro medico affinché faccia richiesta di una ecografia, o di farsela fare in privato pagando di tasca propria: «Dovete avere una ecografia del braccio, ma soprattutto dell’ascella. Se nell’ascella c’è un linfonodo con dentro del materiale ferroso quello me lo mandate, perché quello mi serve!»

Proponeva anche un altro test: «La seconda cosa che dovete fare è prendere la calamita che sta su, dare un giro di benda, e tenervela tre giorni e tre notti sul braccio. Dovrebbe formarsi una specie di tatuaggio perché sono dei… queste sostanze ferrose che vengono attirate in superficie. In un caso si è addirittura formato una specie di piccola tumefazione». In quel caso invita a fare due cose: denunciare ai Carabinieri e rivolgersi di corsa a un chirurgo «per levare il tatuaggio».

Come sappiamo, i vaccini anti Covid non contengono materiale ferroso o magnetico (ne parliamo qui, qui e qui).

L’attacco a Bassetti e ai “non vaccini”

In un altro video diffuso nel web, la Dott.ssa De Mari interviene in merito alle dichiarazioni del Dott. Bassetti: «Lei ha detto che il vaccino Pfizer Covid-19 è un vaccino sicuro. Due cose false nella stessa frase. Primo non è sicuro, ha effetti collaterali molto gravi. Ha effetti collaterali molto gravi specificati nel foglietto di istruzioni reperibile su Internet, dove peraltro è specificato che possono esserci anche altri effetti collaterali oltre a quelli indicati. Possono esserci effetti non conosciuti sulla fertilità ed effetti non conosciuti a distanza. Quindi, chiunque affermi che è sicuro qualcosa i cui effetti collaterali non conosciamo, sta dicendo una cosa falsa!».

«La seconda cosa falsa è che si tratti di un vaccino!», continua la Dott.ssa De Mari: «Non è un vaccino, è un farmaco a mRNA! Un farmaco a mRNA iniettato in persone sane». In un altro video sosteneva che a dare l’immunità dalle malattie siano le malattie stesse, non i vaccini: «Se io ho contratto il Covid sono immune. Io ho contratto il Morbillo, sono immune. La vaccinazione non dà l’immunità, bimbi cari, chi vi ha raccontato che la dia? È la malattia che dà l’immunità. La vaccinazione forse dà un po’ d’immunità, non si sa quanto, che varia da persona a persona. Allora, se io ho avuto il Morbillo, io incontro il Morbillo, non contagio la malattia, non duplico il virus! Non la prendo e non la trasmetto! Se non ho avuto il morbillo e ho avuto una fetida vaccinazione, se incontro il morbillo mi ammalo magari in forma attenuata, lo trasmetto e lo ridò, è chiaro? Imparate a pensare!».

La storia del feto abortito sezionato vivo per fare i vaccini

In un video, pubblicato nel social network russo VK lo scorso 11 aprile 2021, la Dott.ssa Silvana De Mari potrebbe scoraggiare alla vaccinazione sostenendo che le cellule utilizzate per lo sviluppo dei vaccini sarebbero state recuperate facendo abortire una donna, legando il feto ancora vivo in un tavolo operatorio per essere sezionato come un animale, esportando i suoi organi facendolo urlare dal dolore. La narrativa è molto simile a quella diffusa da Stefano Montanari accusando una società americana di eseguire tali pratiche, ma era una bufala.

Per lo sviluppo dei vaccini AstraZeneca e Johnson & Johnson sono state usate due linee cellulari. Per il primo la HEK 293, di cui non si conoscono i motivi e le modalità dell’aborto, mentre per la seconda la PER.C6.

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