«Il manifestante ha rifiutato il tampone, poi è scoppiato il caos»: la ricostruzione della Questura sull’assalto all’Umberto I

Nell’ospedale romano era ricoverato un manifestante ferito e in stato di fermo: dopo avere dato in escandescenze è stato messo in isolamento

Circa trenta manifestanti No Green Pass hanno assaltato nella notte il pronto soccorso del Policlinico Umberto I di Roma dove era stato ricoverato uno dei partecipanti alla protesta di ieri. L’uomo si trovava in stato di fermo. «La situazione è tornata alla normalità dopo alcune ore con l’intervento delle forze di polizia – ha spiegato l’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato, sul posto per un sopralluogo – Ci sono 4 feriti, due tra le forze dell’ordine e due operatori sanitari». Secondo una delle ricostruzioni della vicenda uno dei manifestanti, portato in ospedale per un controllo dopo gli incidenti causati dai No vax e No Green pass, ha dato in escandescenze. Avrebbe rifiutato di sottoporsi al tampone. Stando alla Questura, «il manifestante No vax si è rifiutato con modi violenti di essere sottoposto al triage e alle misure previste per il contenimento del Covid -19». Per questo è stato messo in isolamento. «Nel frattempo – prosegue la Questura – all’esterno dell’ospedale si sono adunati alcuni parenti e amici, i quali hanno iniziato ad inveire verbalmente contro il personale sanitario, aizzati dallo stesso manifestante». Poi il caos, con il pronto soccorso che è stato devastato. La persona in stato di fermo domani sarà processata per direttissima. «L’intervento della Celere ha evitato che la situazione degenerasse anche se i violenti entranti di forza nell’area Accoglienza hanno in tutti i modi impaurito e minacciato i presenti», ha detto il direttore generale del Policlinico Fabrizio D’Alba. «Tutti gli operatori sanitari – ai quali va il più grande sostegno e vicinanza per aver saputo fronteggiare anche questa situazione, dopo quasi venti mesi di lavoro in prima linea contro il Covid – hanno comunque garantito il loro servizio, nonostante il clima di paura ed intimidazione imposto dai manifestanti che sono stati poi allontanati dalla celere che ha presidiato l’ospedale per tutta la notte».


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