Camera: stop alle “botticelle”, le carrozze trainate da cavalli nelle città italiane. Prestipino (Pd): «Un segno di civiltà»

Nelle ultime settimane il tema era tornato al centro delle cronache a causa dell’ondata di caldo. Il 1° agosto un cavallo era caduto a Roma, vicino alla Fontana di Trevi

La Camera ha deciso: non sarà più consentito l’uso di animali per la trazione delle «botticelle», le carrozze che offrono giri turistici nei centri delle città italiane. A darne l’annuncio in Aula è stata la deputata del Pd firmataria del provvedimento: Patrizia Prestipino, che lo ha definito «un segno di civiltà». A votare contro sono stati Lega e Fratelli d’Italia. L’ordine del giorno fa parte del decreto Infrastrutture e Trasporti. Nel testo si legge che il governo si impegna «a vietare l’utilizzo di animali per la trazione di veicoli e di mezzi di ogni specie adibiti al servizio di piazza e per i servizi pubblici non di linea finalizzati ai trasporti di persone a fini turistici e ludici, nell’intero territorio nazionale». L’esecutivo, inoltre, si ripromette di prevedere sanzioni amministrative e confisca del mezzo e dell’animale in caso di trasporto non autorizzato». Viene inoltre previsto che gli animali maltrattati vengano affidati a chi può prendersene cura e che le licenze per la conduzione delle botticelle vengano convertite in «licenze per le guide di carrozze elettriche o taxi».


Le temperature si aggiungono alla sofferenza degli animali

Nelle ultime settimane la questione, viva ormai da anni, è tornata alla ribalta a causa del grande caldo che ha stroncato alcuni cavalli, stramazzati al suolo. L’ultimo caso a Roma, pochi giorni fa. Ora sta al governo trasformare il decreto in realtà. Al momento, le uniche botticelle elettriche attive nel Paese si trovano alla Reggia di Caserta, dove sono state introdotte dopo che nell’estate del 2020 un cavallo si era accasciato al suolo a causa del caldo e della fatica. L’associazione animalista Green Impact aveva chiesto nei giorni scorsi che la pratica venisse sospesa almeno fino al 30 settembre a causa delle «incontestabili alte temperature».


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