No! Questo video non dimostra che l’Ucraina abbia inscenato le stragi dei russi per prenderci in giro

Circola un video privo del contesto che scatena interpretazioni complottiste riguardo all’invasione russa in Ucraina

Durante l’invasione russa in Ucraina sono circolate diverse teorie del complotto, in particolare quelle dove la propaganda filorussa accusa Kiev di aver inscenato stragi e finti morti usando degli attori per delle fantomatiche messinscene. Intorno al 9 agosto 2022, l’account TikTok Yarikfors pubblica un video dove una troupe televisiva riprende diverse persone in fuga da degli edifici in fiamme, quanto basta per far intendere agli utenti che le scene diffuse degli ucraini che scappano disperati dagli attacchi dell’esercito russo siano delle falsità orchestrate da Kiev.

Per chi ha fretta

  • Il video viene diffuso online privo del suo reale contesto, permettendo interpretazioni e la diffusione di informazioni fuorvianti.
  • Il video non è stato realizzato a febbraio, gli operatori indossano vesti primaverili mentre gli attori indossano quelle invernali.
  • L’autore del video spiega che si tratta di un documentario dal titolo «Region of Heroes».
  • Il documentario racconta le gesta eroiche dei residenti di Gostomel, Irpin e Bucha.

Analisi

La nostra ricerca parte da un tweet segnalato da un utente. Al suo interno viene condiviso il video diffuso da Yarikfors con il seguente commento: «Ucraina, ciak si gira …».

Lo stesso testo lo riscontriamo in diversi post Facebook, come il seguente dove leggiamo i seguenti commenti:

Mario: «Come ci prendono in giro alla grande»

Milena: «gli dicono persino cosa devono fare…per costruire le scene di terrore»

In alcune delle condivisioni leggiamo commenti come il seguente: «Guarda un po’ come funziona il giornalismo…».

Il video è stato pubblicato, senza alcun commento, anche da filorusso Lambrenedetto. Riportiamo l’esempio di una reazione di fronte alla mancanza di contesto: «Ecco come scappano dalla guerra ,finzione o realtà…..» scrive l’utente Angelo condividendo il post di Lambrenedetto.

I vestiti delle persone riprese

Chiunque provi a tradurre il testo in lingua ucraina presente nel video, anche attraverso Google Lens, troverebbe subito due informazioni: un riferimento a Gostomel e la scritta «Febbraio infinito». Vuol dire che le riprese risalgono a febbraio? Strano, visto che l’inizio dell’invasione risale al 24 di quel mese. Era tutto preparato? Non è così, basterebbe guardare bene la scena: uno degli operatori indossa una maglietta a maniche corte, mentre gli attori indossano degli indumenti pesanti. Durante il mese di febbraio le temperature a Gostomel sono molto basse.

La spiegazione dell’utente TikTok

L’utente Yarikfors, autore del post TikTok, spiega in un commento di che cosa si tratta:

Документальний фільм “Область Героїв”,про події в Бучі ,Ірпені і Гостомелі!

In pratica, Yarikfors avvisa gli altri utenti che il video riguarda le riprese di un documentario intitolato «Region of Heroes» sugli eventi di Bucha, Irpin e Gostomel. Non si tratta, dunque, della prova per sostenere o insinuare che le scene alle quali abbiamo assistito in questi mesi di guerra siano state delle falsità orchestrate dagli ucraini.

Un documentario annunciato

Cercando il nome del documentario («Область Героїв») troviamo diversi articoli in lingua ucraina, datati 27 luglio 2022, dove oltre alle foto viene riportato l’obiettivo dell’opera: «Il progetto del film è concepito per dimostrare le gesta eroiche dei residenti della regione di Kiev durante l’occupazione». Il 23 luglio venne creata anche una pagina Facebook.

La risposta dei responsabili del documentario

Abbiamo contattato gli autori del documentario, ottenendo conferma che il video pubblicato da Yarikfors riguarda le loro riprese:

The video, which was posted on TikTok is a video of an eyewitness to our shooting of a Ukrainian documentary film about the residents of Kyiv region during the Russian occupation, based on real events.

We don’t film any fakes about russia. You will be able to verify this when the film is released in cinemas in the fall.

The situation turned out to be quite the opposite: the Russian public, having nothing to do with our filming, uses this video to spread false information.

Conclusioni

Il video viene condiviso sui social in mancanza del contesto, facilitando l’interpretazione errata e fuorviante del documentario ucraino.

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