Elon Musk si scusa con il dipendente che aveva licenziato da Twitter e deriso per la sua disabilità

Il Ceo lo aveva sbeffeggiato pubblicamente mettendo in dubbio le sue difficoltà motorie

Arrivano le scuse di Elon Musk a Halli Thorleifsson, il dipendente di Twitter che aveva sbeffeggiato deridendolo sulla sua disabilità. «Vorrei scusarmi per non aver capito la situazione. Mi ero basato su cose che mi erano state dette e che non sono vere», ha twittato Musk. Tutto è nato da uno scambio di cinguettii sul social dopo che Thorleifsson, affetto da distrofia muscolare e costretto sulla sedia a rotelle, aveva interpellato il nuovo Ceo perché non riusciva ad avere una conferma sul suo licenziamento. Aveva, infatti, denunciato su Twitter che da 9 giorni non riusciva a connettersi ai suoi accessi di lavoro al social dal suo computer e che le risorse umane del suo ufficio non gli avevano dato alcuna risposta. Poi è riuscito finalmente a ottenere attenzione, ma non come se l’aspettava. Musk gli ha risposto mettendo in dubbio la sua malattia e il suo lavoro: «Questo ragazzo, che è benestante, non lavora e rivendica come scusa di avere una disabilità che gli impedisce di digitare con i tasti ma non di twittare». Thorleifsson non è un semplice dipendente sconosciuto di Twitter. Di origini islandesi, ha un discreto seguito per il suo attivismo sui temi dell’accessibilità e aveva venduto la sua azienda di design digitale Ueno, che aveva fondato nel 2014, proprio a Twitter. Una cessione scambiata con un’assunzione a tempo pieno. Scambio che quindi, secondo Halli, Musk avrebbe violato con il presunto licenziamento.


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