«Rimini è e sarà sempre una città libera». Con queste parole il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, dà la notizia dell’imbrattattamento con vernice bianca, ad opera di ignoti che non hanno rivendicato il gesto, del murales ritraente l’uomo che allatta. Il tutto dopo il botta e risposta tra il consigliere regionale della Lega, Matteo Montevecchi e il primo cittadino di Rimini, interpellato dal leghista sulle autorizzazioni concesse allo street artist Oliver Vincenzi, in arte Kage. «Le sentinelle della libertà hanno provveduto alla liberazione di Rimini passando una mano di vernice bianca», ha commentato – in modo sarcastico – Sadegholvaad. «Ma con questo atto – spiega il primo cittadino – hanno per sempre reso immortale l’uomo che allatta. Lo hanno direttamente elevato alla permanenza permanente», aggiunge. Il primo cittadino, in un post sui social, afferma di provare «umana pietà per queste povere persone, per la vita che fanno: il bianco della loro vernice è l’assenza di colore della loro vita». E assicura: «Verranno vagliate le immagini per individuare i responsabili. Tuttavia, per il sindaco della cittadina romagnola «il punto non sono le indagini», bensì è un altro, precisa: «Uno spazio bianco è come una pagina che attende sempre di essere riempita delle idee e dei desideri delle persone», conclude.
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