Sono cinque le date su cui gli inquirenti devono ancora fare chiarezza sul femminicidio di Giulia Cecchettin per mano dell’ex Filippo Turetta. Cinque appuntamenti che il giovane ha avuto con gli psicologi dell’Ulss 6 Euganea il 22 settembre, il 3, il 17 e il 27 ottobre e il 3 novembre. Il sesto colloquio era fissato per venerdì 17, ma il 21enne era già in fuga. Nei colloqui, spiega il Corriere della Sera, Turetta aveva parlato della sua «timidezza» e delle difficoltà «negli studi» e nelle «relazioni». Tra i discorsi anche la fine della relazione «con Giulia Cecchettin». Chi ha ascoltato Turetta in quegli incontri sarà sentito dai carabinieri di Venezia e verrà acquisita tutta la documentazione medica del giovane paziente. Si cerca di capire se tra le parole dette nelle sedute potevano esserci dei segnali di allarme o di «premeditazione». La difesa nelle prossime settimane potrebbe chiedere una perizia psichiatrica alla luce delle audizioni e del materiale sanitario acquisito. Turetta intanto si trova ancora nel reparto di Infermeria del carcere di Verona. Gioca a carte con il compagno di cella, riferisce il Corriere. Non ha avuto altri incontri con la famiglia e viene seguito ogni giorno da uno psicoterapeuta.
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