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Gaza, raid di Israele su una scuola dell’Unrwa: almeno 45 morti. «Ospitava terroristi». Hamas tentata dal no all’accordo di tregua

06 Giugno 2024 - 10:19 Redazione
Tre missili nella notte sul campo profughi di Nuseirat, dove sono rifugiati decine di migliaia di civili. Alta tensione sul testo del piano per fermare la guerra

Un nuovo raid aereo compiuto nella notte da Israele ha colpito una scuola gestita dall’Unrwa nel campo profughi di Nuseirat, nella zona centrale della Striscia di Gaza, dove si sono rifugiati migliaia di civili palestinesi. Si contano decine di morti e di feriti. È stato lo stesso esercito israeliano a confermare l’attacco, sostenendo di aver preso di mira la struttura dell’Unrwa poiché ospitava in realtà un compound di Hamas. L’Idf sostiene di aver così eliminati «diversi terroristi che progettavano di compiere attacchi terroristici e promuovere attività terroristiche contro le truppe dell’Idf nell’immediato», e di aver preso «molte misure per minimizzare il pericolo di danneggiare persone non coinvolte» nell’attività terroristica, compreso l’uso di «sorveglianza aerea e intelligence di precisione». Il bilancio provvisorio secondo il ministero della Sanità di Gaza è di 45 morti e dozzine di feriti, ma l’ospedale dei Martiri di Al-Aqsa avverte che il bilancio potrebbe aggravarsi considerato il continuo afflusso di feriti nella struttura, che opera già ad un ritmo tre volte superiore alla sua capacità clinica. Secondo un collaboratore locale della Cnn, la scuola di Nuseirat è stata colpita nella notte da almeno tre missili che hanno sventrato l’edificio di tre piani. Si stima che nella struttura, nel cortile e nell’area circostante avessero trovato rifugio circa 20mila palestinesi rimasti senza casa, ha detto ancora lo stringer locale che lavora con la tv americana. Hamas nega che nell’area trovasse riparo in realtà anche un suo compound, e accusa Israele di aver compiuto un «orribile massacro».

Hamas tentata dal no all’accordo di tregua

Mentre il governo Netanyahu resta in bilico sul piano in tre fasi per una tregua voluto dalla Casa Bianca, dall’Arabia Saudita rimbalza la notizia che Hamas sarebbe pronta a dire no all’accordo se esso non garantirà la fine completa della guerra. «Israele sta manipolando. Vogliono una tregua temporanea per poi riprendere la guerra. Usano testi ambigui aperti all’interpretazione», ha detto una fonte dell’organizzazione terroristica a un quotidiano saudita, come riporta il Times of Israel. L’accusa a Israele sarebbe quella di aver modificato nel frattempo il piano per il cessate il fuoco presentato la scorsa settimana da Joe Biden. Dichiarazioni, prese di posizione che per ora non costituiscono comunque la risposta ufficiale del movimento islamista, probabilmente diviso al suo interno tra un fronte più disponibile dell’accordo, guidato dal leader in esilio in Qatar Ismail Haniyeh e quello oltranzista guidato dal leader a Gaza Yahya Sinwar.

Foto di copertina: Alcuni palestinesi in un edificio distrutto da un raid israeliano sul campo profughi di Nuseirat, nella zona centrale della Striscia di Gaza – 3 giugno 2024 (EPA/MOHAMMED SABER)

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