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Arbel Yehud, l’israeliana rimasta ancora ostaggio di Hamas. Doveva esser liberata, ma in lista il suo nome è scomparso all’ultimo minuto

19 Gennaio 2025 - 16:26 Stefania Carboni
Arbel Yehud
Arbel Yehud
Il suo nome circolava ieri nelle chat Telegram, poi la doccia fredda, con la sua assenza nella lista ufficiale. La giovane, israelo-tedesca, 29 anni, fu rapita il 7 ottobre dal kibbutz Nir Oz, dove la famiglia viveva da tre generazioni

La famiglia di Arbel Yehud, israelo-tedesca, 29 anni, ancora nelle mani di Hamas, ci ha sperato fino all’ultimo. Ieri il suo nome circolava tra quello dei tre papabili ostaggi liberati per il primo giorno di tregua tra Israele e Hamas per il cessate il fuoco sulla striscia di Gaza. Ma quando è uscita la lista ufficiale il terzo ostaggio non era più Arbel, ma bensì la israelo-britannica Emily Damari. Arbel è stata rapita il 7 ottobre con il fidanzato Ariel Cunio, dalla sua abitazione nel kibbutz Nir Oz.

Suo fratello Dolev Yehud, 35 anni, padre di quattro bambini sotto i sette anni, è stato ucciso durante il blitz di Hamas. I suoi resti umani sono stati identificati dagli esperti forensi il 3 giugno 2024. A Nir Oz la 29enne e la sua famiglia viveva da tre generazioni. La cognata di Arbel, Sigi Yehud, la ricorda come una zia amorevole. «Gioca sempre con i nipoti, si è sempre presa cura di loro. Sempre più donne sono state rilasciate e Arbel non era nelle liste», ha raccontato qualche mese fa al Times of Israel Sigi. «Per noi è importante sapere che Arbel è lì e che tornerà, come tutte le donne e i bambini», ha aggiunto. I dubbi di un cambio nella lista di Hamas, all’ultimo minuto, ha gettato nello sconforto la famiglia della giovane.

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