Domenica 27 gennaio decine di migliaia di persone hanno sfilato per le strade di Bruxelles contro l'inerzia delle autorità di fronte alle sfide del cambiamento climatico. In particolare, i manifestanti hanno chiesto «un uso migliore delle energie rinnovabili e azioni più forti per migliorare la qualità dell'aria». Il corteo, partito dalla Gare du Nord, è terminato a Place du Luxembourg, davanti al Parlamento europeo. La stazione ferroviaria di Bruxelles nord era talmente affollata che gli organizzatori della manifestazione hanno fatto partire la marcia molto prima rispetto a quanto previsto dal programma, visto il grande flusso di partecipanti.
Negli ultimi mesi, la mobilitazione spontanea ha assunto dimensioni importanti. Organizzata da una moltitudine di collettivi e associazioni - anche grazie agli eventi sui social network - e scandita dai numerosi scioperi degli studenti delle scuole superiori, la protesta è molto partecipata dai giovanissimi che sfoggiano slogan e travestimenti a tema ambientale. Questa è la quarta volta che i manifestanti si danno appuntamento in due mesi con l'intenzione di denunciare «l'indifferenza dei decisori politici rispetto alla sfida del riscaldamento globale». A dicembre in un solo corteo si erano radunate 75mila persone, mentre giovedì scorso sono scesi in piazza 35mila studenti che hanno condiviso contenuti sotto l'hashtag #Fridaysforfuture.
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