L’Esa festeggia i cinque anni dal lancio della missione Gaia

Il 19 dicembre del 2013 l’Esa lanciò la missione Gaia, l’osservatorio spaziale che continua a scandagliare la nostra galassia, e lo farà ancora almeno fino al 2022

Negli ultimi cinque anni il Satellite Gaia ha fatto una mappa della Via Lattea individuando quasi due miliardi di stelle e regalandoci una nuova immagine dello porzione di universo in cui abitiamo. Ma questo è solo l’inizio di un lungo viaggio.


Un anniversario stellare

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La missione spaziale europea è stata in grado di realizzare il più ricco catalogo stellare mai creato fino ad oggi, contando fino a 1,7 miliardi di stelle e permettendoci di scoprirne nuovi aspetti. Si aggiungono alla sua esplorazione anche 14 mila asteroidi. Di grande importanza i dati sullo spostamento delle stelle, specialmente per quanto riguarda lo studio della storia della nostra galassia.

La danza delle stelle

Il movimento delle stelle calcolato a ritroso nel tempo appare nelle ricostruzioni dell’Esa, l'Agenzia spaziale europea, come una sorta di danza stellare. Gaia cominciò i suoi lavori a un anno dal lancio, ma i primi dati sono stati resi pubblici nel 2016.

Il catalogo stellare viene aggiornato da 450 scienziati e ingegneri. È stato calcolato che con un normale Pc occorrerebbero 300 anni per venire a capo di tutti i dati raccolti.

Il lavoro dell’osservatorio ci permette anche di avere nuovi dati sulla natura delle stelle analizzate e su eventuali altri corpi celesti, inclusi i misteriosi quasar (oltre mezzo milione).