L’appunto «rubato» di Bolton sul Venezuela fa scoppiare un caso diplomatico

di OPEN

Durante la conferenza stampa in cui sono state annunciate le sanzioni statunitensi, non è passato inosservato un appunto del consigliere della sicurezza John Bolton: «5 mila truppe in Colombia». Una prova che gli Stati Uniti hanno intenzione di invadere Caracas? Sul caso è intervenuta la Russia, mentre Bogotà ha chiarito la sua posizione

Al momento dell’annuncio delle sanzioni da parte degli Stati Uniti contro la compagnia petrolifera venezuelana Pdvsa, l’attenzione della stampa è stata catturata da un particolare, più che dalla notizia stessa: due appunti sul blocco note del consigliere per la sicurezza John Bolton. «Afghanistan: benvenuto ai colloqui» e «5 mila truppe in Colombia», queste due note – scritte di fretta, con penna nera su sfondo giallo – hanno rischiato di far scoppiare un caso diplomatico nelle scorse ore. L’appunto sull’invio delle truppe in Colombia è stato interpretato come prova dell’intenzione degli Stati Uniti di invadere il Venezuela che confina con Bogotà. Tanto che sulla questione è intervenuto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov che ha parlato di «gravi conseguenze da parte della Russia» in caso di intervento di paesi terzi nella crisi venezuelana. Peskov ha però definito «inamissibile» l’ipotesi di una potenziale assistenza militare della Russia al Venezuela.«Questa è una questione molto delicata: tali dichiarazioni non favoriscono la normalizzazione della situazione in Venezuela e la risoluzione dei problemi interni», ha sottolineato i portavoce del Cremlino.


La polemica sullo “strano caso” degli appunti di John Bolton ha costretto a un chiarimento il ministro della Difesa colombiano. «Rispetto alla menzione della Colombia in un quaderno di appunti nelle mani del signor Bolton, non siamo a conoscenza della portata di tale annotazione», ha detto Carlos Holmes Trujillo a Radio Caracol. Ma la stessa radio ha spiegatopoi in serata che nelle prossime ore dovrebbe giungere a Bogotà il comandante dell’Esercito meridionale degli Stati Uniti, il generale Mark Stammer, per «rafforzare la cooperazione con i Paesi alleati e sviluppare strategie nella regione per affrontare minacce e migliorare la sicurezza». Bolton non ha chiarito finora il senso dei suoi appunti. Mentre fonti del Pentagono, riportate dalla Nbc, hanno assicurato che gli Stati Uniti non stanno inviando militari in Venezuela o in Colombia, un portavoce della Casa Bianca ha ripetuto le parole di Bolton che, parlando della posizione del presidente degli Stati Uniti, ha dichiarato: «Tutte le opzioni sono aperte».