Usa, un poster con le Torri Gemelle in fiamme dà della terrorista a Ilhan Omar

Un’immagine appesa nel Campidoglio dello Stato del West Virginia associa la deputata somala-americana all’attentato alle Torri Gemelle

Un poster che associa Ilhan Omar, deputata democratica somala-americana, all’attentato alle torri gemelle ha incendiato il dibattito pubblico americano. L'immagine mostra le torri in fiamme con le parole «Never Forget – You Said» (Mai dimenticare – Avete detto): sotto una foto di Omar con il velo, con la frase «I am the proof you have forgotten» (Sono la prova che avete dimenticato). È stato appeso dal gruppo WV Act for America all’interno del Campidoglio di Charleston durante il WVGOP Day, il giorno dei Repubblicani della West Virginia.


 


https://twitter.com/statuses/1101532563020148737

 

Non è stata l’unica affissione controversa del giorno: all’esterno delle camere dell’assemblea legislativa di stato erano presenti anche testi e volantini sull’«islamizzazione della scuola pubblica» e sulle «quattro fasi della conquista islamica».

Una volta scoperto il poster, il Campidoglio di Charleston è precipitato nel caos. Un delegato democratico, Mike Caputo, ha sfondato una porta a calci, ferendo un custode e irrompendo in aula durante il Giuramento alla Bandiera. L'ha fatto per «difendere i colleghi e chiarire la situazione con il presidente della Camera». Parallelamente, il cerimoniere Anne Lieberman è stata costretta a dimettersi dopo aver dichiarato che «tutti i musulmani sono terroristi».

La diretta interessata, Ilhan Omar, ha commentato l’accaduto su Twitter: «Non stupisce che io sia sulla lista nera di un terrorista locale, né che “Assassinate Ilhan Omar” sia scritto sui distributori di benzina dove vivo. Basta guardare il poster anti-musulmano dei repubblicani appeso in un campidoglio di Stato, mentre nessuno li condanna!»

 

https://twitter.com/statuses/1101614278585536512

 

Successivamente è arrivato un comunicato del presidente della Camera di Charleston, il repubblicano Roger Hanshaw: «La camera dei delegati della West Virginia respingono inequivocabilmente l'odio in tutte le sue forme. All'inizio della sessione di oggi abbiamo avuto una serie di incidenti all'interno e all'esterno della nostra Camera. Non riflettono assolutamente il carattere e la civiltà che la gente di questo Stato richiede ai propri dipendenti pubblici». Hanshaw ha aggiunto che è in corso un’investigazione (per ora si sa soltanto che il poster è stato appeso da una donna, ancora anonima).

Altri delegati, però, sostengono che non si tratti di una questione di istigazione all’odio, ma di libertà di espressione. Per Dianna Graves, delegata del West Virginia repubblicana, «la libertà di parola è una cosa che dobbiamo proteggere, anche se non siamo d’accordo con cosa viene detto. Anzi, specialmente se non ci crediamo affatto».

 

 

Alexandra Ocasio-Cortez, amica di Ilhan Omar e come lei fresca di nomina la congresso, ha offerto il supporto alla collega con un tweet: «Quando il razzismo diventa accettabile e i gruppi ufficiali del GOP iniziano a usarlo per demonizzare delle comunità, persone vere sono messe in pericolo. Mi dispiace tu sia stata minacciata».

 

https://twitter.com/statuses/1101866699207442432

 

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