Roma, arresto De Vito: CasaPound porta le arance in Campidoglio

Il “blitz” dei “fascisti del terzo millennio” sotto alla Lupa. E il consigliere Marsella prova (senza successo) a entrare con delle arance da lasciare sulla scrivania della sindaca

Un gruppo di militanti di CasaPound è arrivato in Campidoglio portando delle arance. «Vogliamo lasciarle sulla scrivania della sindaca Virginia Raggi», dice Luca Marsella, consigliere nel Municipio X di Ostia. Hanno fatto prima a sgomberare De Vito che sgomberare noi», aggiunge trionfante Simone Di Stefano, leader di CasaPound Italia. La manifestazione non è autorizzata e dura poco, né a Marsella viene consentito l’ingresso in Campidoglio con le arance. «Quando ci fu Mafia Capitale, i 5 Stelle portarono le arance in Campidoglio», dice Luca Marsella, «chiedendo le dimissioni dell’allora sindaco Marino». Era il 2014 e nell’ambito della cosiddetta inchiesta Mafia Capitale era stato indagato anche l’allora presidente dell’assemblea capitolina Mirko Coratti, Pd. Esponenti del M5s, con in testa Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista, entrarono in Aula Giulio Cesare in Campidoglio al grido di ‘onestà-onestà’, arance alla mano e leggendo pubblicamente le intercettazioni dell’inchiesta. «Oggi pretendiamo che siano coerenti e libertino la città», dice ancora Marsella. «Vogliamo le elezioni, entrare in Campidoglio e fermare la corruzione».


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