Iran, arrestati tra i manifestanti 8 presunti agenti della Cia. Khamenei: «Usa schiaffeggiati»

Secondo la Guida Suprema gli Stati Uniti hanno infiltrato elementi per manipolare le manifestazioni

Tra le centinaia di manifestanti finiti in manette nella dura repressione delle proteste contro il caro benzina, l’Iran ha arrestato almeno 8 persone «legate alla Cia». Lo riporta l’Irna, citando il direttore generale del dipartimento di controspionaggio del ministero dell’Intelligence di Teheran. «Alcuni elementi che hanno cercato di raccogliere informazioni sui recenti disordini e inviarli fuori dal Paese sono stati identificati e arrestati», ha spiegato un alto funzionario della Repubblica islamica.


Secondo Khamenei gli Usa hanno usato le loro forze per manipolare le protestare e causare danni, morti e caos, ma sono stati «schiaffeggiati e costretti a fare un passo indietro». La Guida della Repubblica islamica ha quindi ringraziato le «forze Basij per aver affrontato i disordini». Sei dei fermati sono accusati di aver fattivamente partecipato ai disordini, gli altri due di diffondere informazioni all’estero. Tutti sono accusati di essere stati «addestrati in diversi Paesi su come raccogliere informazioni come cittadini-giornalisti».


La protesta

Da due settimane le strade dell’Iran sono teatro di violenti scontri a seguito dall’annuncio del governo iraniano di dover razionare il petrolio con il conseguente aumento dei prezzi della benzina e di altri beni. Nonostante le rassicurazioni dell’Ayatollah Khamenei, sarebbero oltre 7000 gli arresti effettuati durante le proteste in Iran, stando al parlamentare iraniano Hossein Naghavi Hosseini, che siede nella commissione parlamentare per la sicurezza nazionale e la politica estera. Per Amnesty International le vittime sarebbero già 143.

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