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Tregua in Libia, Haftar non firma: «Con l’accordo rischio parlamento parallelo»

14 Gennaio 2020 - 09:44 Redazione
Il maresciallo della Cirenaica ha deciso di non firmare i sette punti sul cessate il fuoco che il suo avversario Al-Sarraj aveva già sottoscritto

Non riesce neanche a Vladimir Putin l’impresa di far firmare un documento congiunto per la tregua in Libia tra Fayez al-Sarraj e Khalifa Haftar. Il maresciallo della Cirenaica ha deciso di non firmare e ha lasciato di primo mattino Mosca, come riferisce il canale televisivo Al Arabiya e l’agenzia russa Ria Novosti citando fonti libiche.

Uno dei motivi per cui Haftar non ha firmato la bozza di accordo sarebbe la concessione fatta al troncone di Tripoli del parlamento libico di sottoscrivere l’intesa. Lo ha confermato all’ANSA una fonte di alto livello dello Lna, l’ esercito Nazionale libico di cui Haftar è comandante generale. Il Parlamento libico è insediato a Tobruk e Bengasi ma un cospicuo numero di deputati si riunisce a Tripoli e appoggia il governo del premier Fayez al Sarraj. La firma avrebbe «rappresentato un rischio di legittimazione di un parlamento parallelo» e quindi di «una divisione della Libia».

Nella bozza c’era lo spazio per la firma di cinque istituzioni: il Governo di Sarraj, l’Alto consiglio di Stato (una specie di Senato contrappeso politico del Parlamento di Tobruk), l’assemblea insediata nella stessa città della Cirenaica e il “Tripoli Group”, il troncone ‘scissionista’ e filo-Sarraj del consesso.

L’accordo

Il documento di sette punti sottoposto ieri alle due parti aveva incassato la firma del governo libico già ieri 13 gennaio, mentre la delegazione di Haftar aveva chiesto ulteriore tempo per riflettere. E la riflessione si sarebbe conclusa con un nulla di fatto, dopo le prime perplessità soprattutto sul punto che prevedeva il ritiro delle truppe da parte delle forze di Haftar.

La decisione del maresciallo Haftar, secondo quanto riferiscono fonti qualificate italiane, sarebbe stata presa per poter studiare e approfondire meglio i termini dell’accordo e poi proporre delle modifiche. Nel lasciare Mosca, però, il maresciallo non avrebbe comunicato se e quando riprenderà i colloqui per la firma di una tregua.

In sostanza, sempre secondo le fonti, Haftar si sarebbe preso una pausa dalle trattative per discutere con i Paesi che lo supportano quali possano essere i termini accettabili per firmare. E proprio per questo motivo il maresciallo, dopo aver lasciato Mosca, si sarebbe diretto in un paese del Medio Oriente dove dovrebbe avere una serie di incontri.

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