L’ex terrorista Cesare Battisti è stato traferito dal carcere di Rossano (in provincia di Cosenza) a quello di Ferrara. Battisti, che sta scontando l’ergastolo per quattro omicidi commessi alla fine degli Anni 70, era in sciopero della fame dal 2 giugno per protestare contro il collocamento presso la sezione del carcere calabrese destinata ai terroristi islamici. Sciopero che ha annunciato di voler sospendere al suo arrivo nel carcere di Ferrara, dove è stato trasferito a causa di alcune condizioni di potenziale rischio della sua sicurezza. Nell’ultimo periodo, infatti, nella sezione in cui era recluso – popolata anche da molti detenuti islamici – si era creato un clima di possibile tensione sfociato anche in alcuni episodi specifici che hanno portato alla decisione del trasferimento, che rientra anche in una più generale riorganizzazione del circuito alta sicurezza a livello nazionale, nei mesi scorsi ostacolata dal perversare della pandemia e dalle conseguenti limitazioni ai trasferimenti. Anche a Ferrara Battisti sarà sottoposto all’alta sicurezza. Dopo l’arresto in Bolivia nel 2019 alla dine di 37 anni di latitanza, l’ex terrorista è stato recluso dal gennaio 2019 nel penitenziario di Massama (Oristano). Poi, dopo proteste per il regime di isolamento, a settembre 2020 era stato trasferito in Calabria, nel carcere di Rossano.
Leggi anche:
- Torture contro i detenuti nel Casertano, le chat degli agenti: «Li abbattiamo come vitelli»
- Cesare Battisti non è più sottoposto alla “massima sicurezza”. FdI insorge: «Ultimo soccorso al terrorismo rosso. Un’aberrazione»
- L’accusa del terrorista Battisti: «Aggredito in carcere, mi hanno rotto un pc»
- Cesare Battisti ha iniziato lo sciopero della fame: «Mio isolamento illegittimo: rifiuto anche le cure mediche»
- Cesare Battisti presenta una denuncia alla procura di Roma: «Illegittimo tenermi in isolamento»
- Coronavirus, dopo il caos sui boss mafiosi anche Cesare Battisti vuole uscire dal carcere