L’Italia è il decimo paese europeo per suicidi nelle carceri: i dati del monitoraggio Ue

Il Paese con la media più alta è la Francia, seguita da Lettonia e Portogallo

Un triste primato per l’Italia: il belpaese figura infatti tra i dieci paesi Ue che hanno registrato il più alto tasso di suicidi in carcere nel corso del 2020. In dodici mesi, 61 detenuti si sono tolti la vita: 11,4 ogni diecimila. Tra questi, 32 non erano ancora stati condannati in via definitiva. Il bilancio è stilato grazie al monitoraggio del Consiglio d’Europa ‘Space’, che fotografa ogni anno la situazione dei sistemi penitenziari nei paesi membri dell’organizzazione paneuropea. Il Paese con il tasso più altro di suicidi risulta essere la Francia con una media di 27,9 detenuti su diecimila che decidono di togliersi la vita. Seguono Lettonia, con una media di 19,7, il Portogallo (18,4) e il Lussembrugo (18). Chiudono la classifica, prima dell’Italia, Spagna-Catalogna (14), Lituania (13,2), Estonia (12,8) e Olanda (12,7). Lo scorso febbraio, il segretario generale del Sindacato Polizia Penitenziaria (S.PP), Aldo Di Giacomo aveva denunciato: «Dall’inizio dell’anno nei penitenziari del Paese ci sono stati 12 suicidi, vale a dire un suicidio ogni quattro giorni. È una “strage vergognosa” che non vede fine (con un incremento allarmante in questo primo scorcio del 2022) e che è ancora più grave se si tiene conto che solo dall’inizio del nuovo anno si sono suicidati due agenti penitenziari». Il 15 marzo, il numero dei detenuti che si è tolto la vita era salito a 17.


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