Ci sono due indagati nell’inchiesta sulle infermiere spiate nella doccia dell’ospedale San Giuseppe di Empoli. Si tratta di due tecnici che lavoravano nel nosocomio. L’edizione fiorentina di Repubblica racconta che i carabinieri della compagnia di Empoli, che portano avanti le indagini dirette dal pm Sandro Cutrignelli, hanno perquisito nei giorni scorsi i due per l’ipotesi di reato di interferenze illecite nella vita privata. I due sono stati intanto allontanati dall’ospedale. Mentre resta da chiarire se chi ha messo le telecamere abbia anche registrato le immagini e che uso ne abbia fatto. La polizia postale della Toscana sta controllando in rete.
Il sospetto è che gli indagati possano aver condiviso e pubblicato foto e video. Questo porterebbe a un aggravio delle accuse nei loro confronti. Scatterebbe la possibile accusa di revenge porn, che colpisce «chiunque, dopo averli realizzati o sottratti, invia, pubblica o diffonde immagini o video a contenuto sessualmente esplicito destinati a rimanere privati, senza il consenso dell’interessato». Secondo le indagini il monitor collegato alla microtelecamera che riprendeva le donne era stato posizionato sulla parete di una stanza vicina a quella delle docce spiate. Così era nascosto da un attaccapanni con vestiti posizionati sopra intenzionalmente. Per chi fruiva del dispositivo bastava spostare un po’ gli abiti, passando inosservato.
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