In Evidenza Governo MeloniLibanoPremio Nobel
CULTURA & SPETTACOLORaiSatiraTv

Il Bagaglino torna in Rai? Pingitore conferma: «Progetto ancora acerbo, ma torneranno i veterani»

09 Giugno 2023 - 17:00 Redazione
La compagnia del Bagaglino si prepara a tornare sulla Tv di Stato dopo l'addio nel 1994 con Bucce di banana. Secondo il regista la vera difficoltà oggi sarà riuscire a fare satira più di quanto già non facciano da soli i politici

Si prepara a tornare in Rai il Bagaglino di Pier Francesco Pingitore, fuori dai palinsesti di viale Mazzini ormai dai primi anni ’90, quando lui stesso aveva raccontato a Libero era stato «cacciato dalla Rai dei Professori». All’epoca, ha ricordato il regista, «nessuno si stracciò le vesti», raccolse pochissima solidarietà tra i colleghi, fatta eccezione per Michele Santoro: «dalle cui idee eravamo lontanissimi». Dopo il breve ritorno con “Bucce di banana” nel 1994 con il governo Berlusconi, la compagnia del Bagaglino si prepara a tornare in Rai secondo l’anticipazione del settimanale Oggi in edicola, ma con un nome nuovo: il Bagaglione. Ed è lo stesso Pingitore a confermare: «Diciamo che la cosa sta maturando, ma è ancora molto acerba, la proporrò a viale Mazzini, ma chissà se quagliamo». Secondo Oggi, mancano ancora dettagli e data, ma il cantiere sul progetto sarebbe in corso a pieno ritmo.

Tornano i veterani

Il regista oggi 88enne, con un passato giovanile da dirigente nel Fuan, il movimento universitario vicino al Movimento sociale italiano, e poi caporedattore del settimanale di destra Lo Specchio, conferma le indiscrezioni: «Ci sarà bisogno di irrobustire il ceppo originario di sangue nuovo, ma torneranno in servizio anche i veterani… Devo ancora scegliere il canone da utilizzare – spiega il regista – imitazione, monologo, parodia. Il mio problema è che i ribaltoni e le gaffe sono ormai così frequenti che in Italia gli stessi che fanno politica fanno pure la satira». I dubbi restano per esempio sullo storico Salone Margherita: «Le ultime stagioni teatrali erano andate bene – spiega Pingitore – A fermarlo è stato prima il Covid e poi la Banca d’Italia, la proprietaria del Salone Margherita. Hanno chiuso il teatro e comunicato che non lo avrebbero più riaperto. Bisognerebbe battagliare per riportare le sale Liberty del Salone Margherita al pubblico».

Leggi anche:

Articoli di CULTURA & SPETTACOLO più letti